Empoli, 28 gennaio 2025 – Dall’occuparsi di un settore che ha poco charme ma enorme importanza quale le manutenzioni, di cui si occupava nel mandato precedente, a commercio, attività produttive e piano per il Terrafino, nuove deleghe prese in carico con l’insediamento dell’amministrazione guidata da Alessio Mantellassi. Temi cruciali per la città e di certo non poco sfidanti per l’assessore Adolfo Bellucci. Tracciamo un quadro, partendo dalla delega che non c’era.
Terrafino: c’è un pacchetto di richieste presentato da Cna e Confindustria che hanno stilato una lista delle priorità. Cosa è stato fatto e cosa c’è da fare?
"Si parla di illuminazione pubblica, manutenzione cadenzata delle strade, parcheggi per i camion, ma anche area Camper e apertura punti bancomat e ristoro. Tutte richieste accolte e per lo studio delle quali daremo incarico a una ditta esterna. La zona industriale per come è concepita (carico, scarico e produzione) andava bene negli anni ’70. Oggi deve trasformarsi in un luogo di vita. Interventi di rigenerazione sono necessari, non si può più prorogare".
Da dove partire?
"Manutenzioni stradali: non ci sono i marciapiedi. Riqualificare vuol dire anche migliorare il trasporto pubblico, pensare a progetti di riforestazione per mitigare l’inquinamento, prevedere un cambio destinazione d’uso non solo industriale ma anche direzionale, passaggio fondamentale per rendere l’area appetibile. Il percorso è iniziato. In primavera organizzeremo un secondo incontro con le associazioni di categoria per un progetto definitivo".
Consumo del suolo e nuove espansioni, si dovrà costruire?
"Non ci sarà da edificare ulteriormente, ma da sfruttare gli spazi dismessi. I servizi richiesti, come i punti ristoro, potranno nascere col cambio di destinazione d’uso di alcuni immobili. L’unico nuovo utilizzo di suolo, ma minimale, potrebbe riguardare la realizzazione di un asilo nido privato. C’è la volontà di trovare un’area destinata allo scopo".
Una cosa che proprio non le piace di Empoli?
"I negozi chiusi. Stiamo facendo il massimo".
Un obiettivo da portare a casa entro dicembre 2025?
"Il commercio dovrà sempre di più abbracciare cultura e turismo. Calendarizzare eventi tutto l’anno andando oltre il Natale, Ludicomix e il Luglio Empolese. A giugno arriverà per la prima volta Le Mille Miglia. Puntiamo a portare afflusso di persone e turisti, il commercio vive di questo".
Eppure le chiusure non si riescono a scongiurare...
"Da tempo manca uno studio puntuale che comprenda mercato, centro storico e frazioni. Stiamo organizzandoci per riproporlo e in base ai risultati, dare incentivi per chi investe con una particolare attenzione per le botteghe artigianali. Lavoreremo anche a delle novità sul regolamento, mettendo dei paletti alle nuove aperture. Chi vorrà aprire, dovrà avere dei requisiti, delle caratteristiche a tutela del valore culturale del centro".
E sui fondi sfitti?
"Ce ne sono. I proprietari chiedono cifre esorbitanti. C’è chi paga cinquemila euro mensili in via Ridolfi. Mi sento di dire a chi chiede certi importi, che se si vuole bene a Empoli, si dovrebbe dare una mano tutti. Il momento è difficile".
Spuntati i picchetti per il cantiere della nuova sede Vetro Revet, il Comitato Trasparenza per Empoli si dice preoccupato per le emissioni di polveri, l’incremento del traffico dei mezzi pesanti. Come risponde?
"Sono certo che Arpat, Regione e Ufficio Ambiente supervisioneranno con competenza. Rassicurerei sulla tutela dei vicini abitati, ci sarà la massima attenzione".