
Erica Santarnecchi sulla porta d’ingresso del Caffè Centrale a Castelfiorentino
Castelfiorentino (Firenze), 19 maggio 2023 - Quando hanno dovuto attaccare sulla porta d’ingresso il nuovo orario di chiusura è stato come alzare bandiera bianca. Ma è stata una scelta consapevole e ragionata, presa dopo una lunga battaglia contro una situazione che, al momento, non ha via d’uscita. A prenderla sono stati Erica Santarnecchi e suo marito, che gestiscono il Caffè Centrale a Castelfiorentino. Da un paio di settimane il locale abbassa la saracinesca alle 20, non più a mezzanotte. "Vorrei chiarire e spiegare alle tante persone che se lo chiedono che nessuno ci ha imposto questo nuovo orario, né il Comune, né le autorità – premette la titolare - è stata una scelta dettata da troppi episodi spiacevoli che sono successi nel nostro locale. Lo scorso anno abbiamo subito un furto e la situazione è andata sempre peggiorando". Le difficoltà maggiori arrivano in orario serale. "Mio marito è un anno e mezzo che combatte con degli avventori non voluti e non graditi. Essendo il nostro l’unico locale che rimaneva aperto fino a mezzanotte, queste persone capitavano da noi e facevano confusione. Se la prendevano con mio marito se cerca di allontanarle, oppure con altri clienti".
Esasperati, i due gestori hanno deciso di rinunciare a una buona fetta di lavoro con tutte le conseguenze del caso: la perdita di fatturato e di un posto di lavoro. "In 19 anni di lavoro dopo cena – sottolinea Erica Santarnecchi – avevamo i signori che venivano a vedere le partite di calcio, tanti ragazzini castellani che avevano cominciato a riprendere il gioco della carambola e del biliardino: fungevamo da punto di ritrovo". La delusione è tanta. "Mio marito è molto triste perché perde la sua fetta di lavoro e la sua clientela che ha costruito col tempo, tante persone lo cercano e ci chiedono “ma non riaprite più?”. La nostra è stata una scelta di coscienza anche per proteggere i giovani che vengono da noi a giocare a biliardino o a prendere una granita d’estate, perché il paese non è più sicuro e ci sentiamo in dovere di tutelare la nostra clientela". La titolare spera che possa cambiare qualcosa. "L’unica occasione che potrebbe farci lavorare di nuovo dopo cena è che una pattuglia delle forze dell’ordine girasse perlomeno dove i locali pubblici sono aperti fino a mezzanotte: questo, forse, potrebbe convincere certi soggetti a stare alla larga".