REDAZIONE EMPOLI

Il cenone? Tutti a casa. Oppure in agriturismo. Così la stretta sull’alcol cambia le abitudini

L’incubo di vedersi ritirare la patente spinge molti a rinunciare al ristorante. E i gruppi più numerosi fissano una camera per fermarsi anche la notte.

L’incubo di vedersi ritirare la patente spinge molti a rinunciare al ristorante. E i gruppi più numerosi fissano una camera per fermarsi anche la notte.

L’incubo di vedersi ritirare la patente spinge molti a rinunciare al ristorante. E i gruppi più numerosi fissano una camera per fermarsi anche la notte.

Il cenone di San Silvestro come vuole la tradizione. Intorno al tavolo con amici e parenti: più probabile tra le mura di casa che al ristorante. Lenticchie nel piatto e in alto i calici. Ma con moderazione. Perché un brindisi di troppo, con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, potrebbe costare caro. A due settimane dalla normativa firmata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, cambiano le abitudini sul consumo di alcolici. Per fortuna, a detta dei ristoratori, più consapevole e limitato soprattutto durante le feste. In ballo c’è il timore di vedersi ritirare la patente per aver sforato il limite di alcol nel sangue (0,5 grammi per litro). Anche per questo non sarà, secondo le previsioni di alcuni esercenti dell’Empolese, un Capodanno da tutto esaurito. Nessun allarmismo dalla categoria, s’intende, l’impatto andrà valutato sul lungo periodo. Quel che è certo è che per evitare un fuori programma che potrebbe rovinare i festeggiamenti in tanti per Capodanno, hanno preferito non correre il rischio. L’incubo patente si traduce nell’incertezza delle prenotazioni, ballerine e estremamente flessibili. Si conferma e si annulla, spesso decidendo all’ultimo minuto.

"Sono prenotazioni fisarmonica - spiega Fabrizio Bagni della storica Trattoria Sciabolino di Empoli - L’andamento è altalenante. Chi ci sceglie, lo fa per la qualità del menù e perché ci siamo impegnati a offrire una proposta a costi adeguati. Niente sfarzo quest’anno. Sarà un cenone sobrio e sostenibile". Una cena, all’insegna, secondo Bagni, anche della consapevolezza e delle soluzioni anti-sanzione.

"L’entrata in vigore nel nuovo codice della strada? Per ora non abbiamo visto effetti negativi. Abbiamo una clientela giovane e responsabile, tavolate numerose di ragazzi che si sono divisi in gruppi; chi guida non beve. E questa regola viene rispettata". C’è serietà e consapevolezza. E ci si attrezza con intelligenza. Le compagnie più numerose optano per l’agriturismo dove ci si può fermare a dormire dopo il brindisi di troppo. "A discapito, forse, dei ristoranti che non si trovano in centro, i locali di campagna" afferma con un pizzico di preoccupazione un ristoratore che sottolinea un altro fenomeno recente: il calo dei pranzi di lavoro e delle cene aziendali natalizie. Con il comparto moda piegato dalla crisi, si fa economia, un taglio che si fa sentire. "Per il cenone, come molti colleghi anche noi abbiamo qualche tavolo libero ancora" conferma da La Lanterna di Pulica Francesco Pieraccioli, che tre mesi fa ha ritirato dall’Accademia Italiana della cucina il ’Diploma di buona cucina’ per il 2024. Tra i piatti più apprezzati, lingua dolce e forte, risotto al colombo, le frattaglie e gli arrosti. "La carne oggi si compra a prezzi mai visti, ma non ci lamentiamo. Essendo un locale storico il nostro, lavoriamo su una clientela medio alta". "Per tutelarci dalle disdette chiediamo la caparra al momento della prenotazione - dice Eros Condelli dal Bar Vittoria, titolare anche di Al Tredici Sushi Lab - Molto si giocherà sugli ultimi ritardatari. C’è chi resta chiuso, la scelta è personale. Credo che con la Città del Natale che porta migliaia di visitatori, ogni giornata di attività ferma sia un’occasione persa". E sulle pene più aspre per chi si mette in auto dopo aver bevuto, il commento è positivo. "Chi guida non beve o lo fa responsabilmente: è un bel messaggio. Notiamo già un cambio di passo; chi prendeva un calice abbondante e ora ne beve mezzo. Da cittadino e da ristoratore sono contento, vedo più attenzione".

Ylenia Cecchetti