Il diario di Eva. Una ’costola’ nata scomoda

Il “Teatro fuori dal teatro“ a Castelfiorentino. Lunedì l’ultimo appuntamento con la rassegna.

Il diario di Eva. Una ’costola’ nata scomoda

Il diario di Eva. Una ’costola’ nata scomoda

Serata conclusiva lunedì prossimo alle 21.30 in piazza Gramsci a Castelfiorentino per la rassegna "Teatro fuori dal teatro", con lo spettacolo "Eva, diario di una costola" di e con Rita Pelusio e Marta Pistocchi, per la regia di Marco Rampoldi, drammaturgia di Rita Pelusio, Marianna Stefanucci, Alessandra Faiella e Riccardo Piferi. "Allora Dio, il Signore, fece cadere un profondo sonno sull’uomo che si addormentò. Poi prese una costola di lui e rimise la carne al posto d’essa. Con la costola che aveva tolto all’uomo Dio creò una donna. Poi diede questo comando: potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare mai". Come prosegue la storia è ben noto. Eva si nutre del frutto proibito della conoscenza rinunciando così al Paradiso. Perché l’ha fatto? Questo spettacolo è un elogio alla disobbedienza femminile. Eva è voce in assoluto, riflette e pone domande giorno dopo giorno. È voce che nomina per poter conoscere. È voce che si sospende nel vuoto, che resta in attesa. È voce che non si accontenta. Si interroga sul destino delle donne che verranno dopo di lei. E a queste domande delicate ed ingenue rispondono icone femminili contemporanee nate dall’irriverente fantasia di Rita Pelusio. L’attrice è sola sul palco con in mano un testo (il suo diario, il diario di Eva) e, alternativamente, una mela. A tratti è Eva che legge il suo diario e fa le sue considerazioni sul divieto di Dio di mangiare il frutto dell’albero della conoscenza, sulla maternità, sul lavoro, su ciò che è bene e ciò che è male, sulla morale e l’etica o sulla mortalità dell’essere umano. E subito dopo è donne diverse, in diverse fasi della vita che con quelle prime considerazioni di Eva devono confrontarsi nel quotidiano. È un monologo delicato, spietato, comico e autentico accompagnato dalle note della violinista Marta Pistocchi che lo avvolge in una nuvola sonora. L’ingresso è gratuito e in caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’interno del Teatro del Popolo.