Il dibattito sul futuro di Acque Spa: "Aggreghiamo la gestione del servizio idrico regionale"

Giuseppe Dentato, della segreteria della Cgil Filctem Toscana con delega ai servizi pubblici "Impensabile che con le sfide che abbiamo davanti ogni provincia possa avere il proprio".

Il dibattito sul futuro di Acque Spa: "Aggreghiamo la gestione del servizio idrico regionale"

Dibattito aperto sul posizionamento del gestore idrico, Acque Spa, all’interno della Multiutility Toscana foto d’archivio

La questione del posizionamento futuro di Acque Spa tiene banco in questi giorni. L’assessora regionale Alessandra Nardini si è espressa a favore dell’ipotesi di tenere fuori dalla Multiutility Toscana la società di servizio idrico integrato del nostro territorio e la ex sindaca di Empoli, Brenda Barnini, ha altresì dichiarato che la Multiutility è nata proprio per mettere al sicuro dagli appetiti di grandi gruppi privati i servizi essenziali per i cittadini. Interventi che si inseriscono nel dibattito aperto dal segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi, sempre in relazione alla Multiutility e alla sua quotazione in Borsa.

Giuseppe Dentato, della segreteria della Cgil Filctem Toscana con delega ai servizi pubblici, pensa che il dibattito in corso sia importante, ma che necessiti di alcune riflessioni in più.

Un bel dibattito, ma la posizione del sindacato di settore qual è?

"Dopo i primi interventi fatti su questa questione dal segretario regionale del Pd Fossi e dal senatore Dem Parrini, siamo intervenuti noi con il segretario regionale Rossi che ha espresso la posizione che abbiamo sempre rivendicato".

Cioè?

"Cioè la necessità di creare in Toscana aggregazioni sui servizi essenziali che siano in grado di contenere gli appetiti dei grandi player interessati ad acquisirli. E contemporaneamente fare fronte alla crisi climatica, energetica e ambientale oltre a garantire la qualità dei servizi per cittadini e soggetti economici e calmierare le tariffe. Penso però che dopo questa grande discussione pubblica fatta ’sotto l’ombrellone’ sia necessario aprirne una nelle sedi deputate di partiti e amministrazioni pubbliche che sono proprietarie di queste aziende e che devono gestirle al meglio per i cittadini e i territori che amministrano".

E per quanto riguarda il problema di avere Acque Spa nella Multiutility?

"Se il problema di portare avanti la Multiutility è la quotazione in Borsa, si espliciti attraverso gli organismi deputati e si tolga dallo statuto la quotazione in Borsa. Non è possibile? Allora tiriamo fuori l’Acqua e si faccia un’azienda unica, pubblica, di tutta la Toscana che gestisca l’acqua. Pensare che ogni provincia possa avere una sua azienda gestore idrico non è una scelta lungimirante, viste le sfide che abbiamo davanti. Anche nel settore idrico abbiamo bisogno di un soggetto industriale grande, che possa garantire i tantissimi investimenti necessari, a partire dalla riduzione delle perdite sulla rete oltre a creare gli invasi che ci permettano di affrontare i periodi di siccità. Siamo in una fase in cui, a prescindere dai posizionamenti e dalle posizioni che ognuno vuole affermare, si deve lasciare che prenda campo il valore alto della politica per fare scelte utili ai cittadini dei nostri territori".

Francesca Cavini