"Tutti in sella. Diamo gas". Un applauso infinito coperto solo dal rombo dei motorini. "Sei sempre con noi, fratello. Grazie di tutto". Lo urlano a squarciagola i ragazzi della compagnia di Leonardo Gozzi. Ieri c’erano tutti all’appuntamento, l’ennesimo organizzato per tenere viva la memoria del giovane che ha perso la vita su quell’incrocio maledetto, tra via Marco Polo e via Luigi Galvani. Lì dove gli amici continuano a fermarsi, a ritrovarsi, a parlare. Lì dove ieri, insieme a don Rolando Spinelli, hanno pregato. I mazzi di fiori lasciati sul posto dell’incidente sono sempre di più, così come i messaggi d’amore. Il ’Bara’ risuona ovunque; c’è il suo nome scritto con lo spray sul marciapiede, "Bara per sempre" si legge sulle t-shirt indossate da alcuni giovanissimi. Sul telo bianco sistemato a bordo strada, un’altra frase a raccontare l’intento del flash mob messo in piedi ieri pomeriggio. "Siamo qua per ricordare un ragazzo e un amico fantastico".
C’è compostezza in questo tempo del ricordo, rumoroso e davvero sentito. Per strada (la viabilità in via Polo è stata interrotta dalle 15,30 alle 17) l’omaggio è stato un inno alla vita. Parlano poco, fanno ancora fatica a ricordare e ad aprirsi, gli amici, "ma sono qui a loro disposizione - ha detto don Spinelli - Insieme ci siamo uniti per un momento di raccoglimento. Hanno salutato Leonardo a modo loro, con il loro linguaggio. Stanno cercando di dare un segno". Adolescenti e genitori, tutti uniti nel dare supporto a Giampiero e Stefania Gozzi, i genitori del 16enne di Petrazzi.
"Momenti come questo ci danno la forza per andare avanti - hanno commentato commossi i Gozzi - Non sapevamo nulla di questa iniziativa. Non abbiamo parole. Questa è la generazione del cambiamento. Sanno come farsi sentire. Tanti ragazzi non li conoscevamo neppure fino alla settimana scorsa. Ed è una scoperta incredibile. Giovedì ci hanno fatto compagnia a cena, abbiamo cucinato per tutti loro le polpette di cui Leonardo andava ghiotto. Poi hanno messo la musica a tutto volume nella sua cameretta dimostrandoci vicinanza continuamente".
Tra loro, al flash mob, c’è anche chi, ancora reduce per l’appunto da un incidente in moto, è arrivato in sedia a rotelle. E c’era il sindaco Giovanni Campatelli che si è intrattenuto con i ragazzi per raccogliere idee di intervento sulla viabilità. "Bisogna chiuderla via Polo, è un pericolo in meno" hanno fatto presente alcuni dei ragazzi. Intanto la vita va avanti, come può. Per la moto di Leonardo c’è stato il dissequestro, "al momento si trova in carrozzeria - dice babbo Giampiero- Pensavamo di venderla, dando i soldi in beneficenza. Ma Leo ci teneva. La risistemeremo per tenerla in magazzino". Nessuna novità, invece, sull’esito dell’autopsia. Si cerca la via della normalità frequentando quei posti in cui Leonardo c’era e ci sarà sempre. Alla discoteca Ypsilon, in una delle ultime serate, il dj al microfono gli ha dedicato una canzone. E lo hanno fatto anche ieri gli amici fidati, facendo passare alla radio "When I see you again". "E’ stata una lunga giornata senza di te amico mio - dice la canzone - E ti racconterò tutto quando ti rivedrò".
Ylenia Cecchetti