Una programmazione culturale fatta di tante ’prime volte’. Obiettivi sfidanti e la certezza che Empoli possa diventare capitale di eventi slegati dalla stagionalità. Cultura, ma anche turismo, gemellaggi, politiche giovanili. Facciamo il punto con l’assessore incaricato Matteo Bensi.
Giù il sipario sul suo primo Natale da assessore. Come è andata? "Soddisfatto. Abbiamo provato a dare un taglio culturale a Empoli Città del Natale con una programmazione che riempisse i luoghi di contenuti. Dal gospel alle mostre d’arte, tutto a sostegno della cornice. Dobbiamo fare di più per la prossima edizione, lavorandoci in largo anticipo. Abbiamo già raccolto i primi suggerimenti dai cittadini, che chiedono di far uscire di più le iniziative dai musei e dalle chiese. Meteo permettendo, ovviamente".
Ed è già Carnevale… "Un’altra occasione, insieme ai festival Leggenda, Ludicomix, Contè.sto e al Beat per continuare a far respirare Empoli tutto l’anno. Il Carnevale con Mela Ridens (al via il 26 gennaio, ndr) è la scommessa di quest’anno, la novità. Una sperimentazione che ci vede affiancati a un soggetto esperto, ovvero la Fondazione Carnevale di Viareggio. Andiamo oltre le parate mascherate proponendo un’esposizione permanente con 17 grandi istallazioni realizzate dai maestri del Carnevale, mele importanti nelle dimensioni a tappezzare il centro storico, che faranno da cornice alle iniziative per le famiglie. La mela è il simbolo della sostenibilità e della rigenerazione, della creatività e dell’ innovazione. Un simbolo che volentieri facciamo nostro".
La mostra su Masolino è in cima alla classifica delle migliori mostre italiane del 2024, stilata da Finestre sull’Arte. Bisserete l’esperienza? "Ci stiamo lavorando. Possiamo solo anticipare che anche stavolta non sarà un’esposizione ospitata, ma nata in casa, tesa a valorizzare le opere del nostro patrimonio. Come per Masolino, partiremo dalle collezioni della città, pensando a qualcosa che intacchi il periodo del ‘900. Sarà a dicembre".
La location? "A sorpresa".
Musei più inclusivi. Cosa è stato fatto e cosa resta da fare? "Prosegue l’operazione accessibilità al Museo della Collegiata con la realizzazione, entro maggio 2026, di un nuovo ingresso dal lato del battistero, arricchito dal bookshop e dall’ascensore, indispensabile".
Passiamo al Sistema museale diffuso dell’Empolese Valdelsa. L’impressione è che fatichi a decollare. "Bisogna spingere di più. E’una bella opportunità su cui però come Unione dobbiamo investire di più, promuovendo con ulteriore convinzione il biglietto unico, che ancora neppure i nostri cittadini conoscono".
A proposito, a 9 mesi dall’apertura, come sta andando il Punto Informazioni Turistiche? "E’ stato inaugurato ad aprile (dalla giunta Barnini, ndr). E’ un presidio importante, ma dopo la prima fase di sperimentazione abbiamo maturato l’intenzione di trasferirlo al Museo del vetro così che possa approfittare degli orari di apertura del MuVe e dare un servizio più continuativo. Ora è aperto cinque ore alla settimana. Qualcosa va cambiato".
Quali priorità, sul fronte turismo? "Penso al potenziamento dei trasporti. Ho avuto un incontro con le strutture ricettive della zona che mi hanno riportato una difficoltà oggettiva: la logistica complessa per i turisti che arrivano a Empoli e che intendono spostarsi sul territorio. Abbiamo avviato interlocuzioni con i tassisti e le associazioni di categoria. I servizi di bike sharing e car sharing potrebbero rappresentare la chiave decisiva. Sarebbe importante che tutti i comuni adottassero forme di trasporto sostenibili. Dovrà essere un obiettivo della gestione associata dell’Unione: individuare strumenti per favorire la mobilità".
Ylenia Cecchetti