Il gran ballo del Virgilio Le danze ottocentesche animano ’La notte dei licei’

Gli studenti si sono esibiti in quadriglie, valzer e mazurche indossando abiti d’epoca. Nel chiostro degli Agostiniani un tuffo nel passato con una serata all’insegna della gentilezza .

EMPOLI

Un evento in contemporanea tra più di trecento licei classici italiani ed esteri: e anche il Virgilio c’era. Si chiama "La notte dei Licei" ed è andata in scena a Empoli con protagonisti gli studenti di prima A e prima B. Il chiostro degli Agostiniani si è animato diventando, per una sera, la pista da ballo dove potersi dilettare in danze ottocentesche.

Pizzi e merletti per le ragazze, camicia e papillon per i ragazzi. E così, complice l’associazione "Compagnia della Bizzarria d’Amore" presieduta dalla professoressa Annamaria Lotti, le danze storiche sono approdate tra i banchi del liceo. Precisi e diligenti, i ragazzi si sono esibiti con successo. "Hanno saputo far rivivere al pubblico alcuni valori che non esistono quasi più - ha spiegato con orgoglio la professoressa Lotti - come la gentilezza e la cortesia. Valori che ben emergono dagli atteggiamenti e dalle posizioni assunte durante questo tipo di danza. Sono stati letti anche alcuni passaggi di testi che hanno ancora di più trasportato il pubblico in quel momento storico così lontano da noi, ma presente nella nostra fantasia. Un viaggio alla riscoperta di quei valori sociali e morali che abbiamo cercato, con i colleghi, di trasmettere durante le ore di lezione ai ragazzi e che ci sembra abbiano ben recepito". I cavalieri hanno accolto da veri gentiluomini le loro dame avvolte da abiti da sera colorati; tra quadriglie, valzer e mazurche il "gran ballo del Virgilio" è stata solo l’ultima delle iniziative messe in piedi dalla Compagnia di Fucecchio che realizza spettacoli con tematiche varie. Dai balli risorgimentali, alle danze asburgiche, un pezzo di "storia" che esce dai libri ed entra direttamente in sala. Dietro al progetto, il dirigente scolastico Valeria Alberti e la collaborazione dei professori Maurizio Billeri e Roberta Pagni.

Ylenica Cecchetti