Il Padule e i suoi problemi: "Sfalci, nodo da risolvere"

Arci Caccia chiede l’intervento degli assessorati all’ambiente e all’agricoltura. Lettera alla Regione: "Ci aspettiamo una risposta rapida visti i tempi ristretti".

Il Padule e i suoi problemi: "Sfalci, nodo da risolvere"

Il Padule e i suoi problemi: "Sfalci, nodo da risolvere"

Non mancano le perplessità nel mondo venatorio per la gestione delle manutenzioni del Padule di Fucecchio. Arci Caccia – si apprende – ha recentemente sollevato le proprie preoccupazioni riguardo alla gestione ambientale della grande ed importante area palustre. In una lettera inviata alla Regione Toscana, l’associazione ha chiesto l’intervento degli assessorati all’ambiente e all’agricoltura "per rivedere le attuali norme che regolano gli sfalci di cannella e altre erbe palustri". Secondo Arci Caccia, "le attuali restrizioni che vietano l’uso di mezzi rumorosi per gli sfalci e l’obbligo di asportare il materiale tagliato, non solo complicano enormemente la manutenzione dell’area, ma rischiano anche di danneggiare gravemente l’ecosistema unico del Padule di Fucecchio, portando l’area al totale abbandono e trasformandola in un immenso canneto con scarsa diversificazione ambientale". L’associazione sottolinea che "il mantenimento della viabilità e delle aree aperte è fondamentale per prevenire l’abbandono e il conseguente degrado di questa zona, che ha prosperato per secoli grazie a una gestione attenta e precisa".

Da qui le richieste. Se non si fa l’opportuna manutenzione, secondo l’associazione, "si va incontro ad una compromissione dell’habitat ideale per numerose specie di uccelli che preferiscono un’alternanza di canneto e ambienti aperti". Vista l’imminenza delle operazioni di pulitura degli spazi aperti previste per agosto, Arci Caccia sollecita una risposta rapida e incisiva da parte della Regione Toscana. L’associazione, dunque, sottolinea con forza l’urgenza di un cambio di marcia, per contrastare il rischio dell’aumento dell’interrimento, scarsa diversificazione ambientale per le numerosissime specie di uccelli che invece prediligono alternanza di canneto e ambienti aperti. Un regolamento quindi o da rivedere o da correggere. "Ci aspettiamo una risposta rapida ed incisiva, visti i tempi ristretti". Il tutto per evitare quei "danni che l’abbandono porta ad un’area unica nel suo genere, che ha prosperato per secoli".