Il pane e le rose. Scrivere di lavoro vale un premio

Torna il concorso letterario montelupino. Giovedì sera la cerimonia con Daniela Morozzi.

Il pane e le rose. Scrivere di lavoro vale un premio

L’attrice Daniela Morozzi, che presenterà la cerimonia di premiazione della terza edizione del premio letterario ’Il pane e le rose’

Ci siamo. Ormai manca davvero poco per conoscere i vincitori della terza edizione del concorso "Il Pane e le Rose", un premio letterario promosso dal Comune di Montelupo e rivolto ai giovani per riflettere sul mondo del lavoro. L’appuntamento è per giovedì prossimo alle 18 al Museo Montelupo Archivio Biblioteca, con la serata che sarà aperta dalla presentazione dell’Antologia "Il Pane e le Rose", curata dal presidente di giuria, lo scrittore e traduttore Alberto Prunetti.

L’antologia, che contiene tutti i testi vincitori delle prime due edizioni, oltre alla prefazione dello stesso curatore, è rafforzata da due racconti working class a firma di Simona Baldanzi e Dario Salvetti, e sostenuta dall’editore Giulio Calella, a conferma della giusta collocazione di questo premio nell’ambito della più ampia riflessione culturale sulla questione working class a livello nazionale. Successivamente, dopo un aperitivo letterario con firma copie per il lancio dell’ultimo libro di Prunetti, "Troncamacchioni", alle 21 avrà luogo la cerimonia di premiazione con la conduzione dell’attrice Daniela Morozzi. Sono stati 110 le scrittrici e gli scrittori provenienti da tutta Italia e dall’estero, con un’età media di 49 anni e più o meno equamente divisi tra donne (60) e uomini (50). Tredici quelli provenienti dai Comuni dell’Unione Empolese-Valdelsa.

Il tema del lavoro è stato trattato riuscendo a coprire molti settori e tipologie di professioni e ambienti, spaziando anche nel tempo (dall’Ottocento fino a un ipotetico futuro). "Il lavoro, un argomento strettamente connesso a tutte le sfaccettature del nostro Mmab (dove ha sede il museo della ceramica di Montelupo), continua a essere drammaticamente attuale – ha commentato l’assessora alla cultura Aglaia Viviani –. Se l’Italia può vantare un record di occupati, siamo tuttavia primi in Europa per inattivi, salari bassi, part-time imposti, e donne in cerca di occupazione, e gli incidenti sul lavoro sono all’ordine del giorno. Una ragione di più per dare voce e spazio a questo tema".