SIMONE CIONI
Cronaca

Il piano per il nuovo stadio. Dagli introiti all’ambiente. Le domande del Comitato

Prosegue il dibattito in città in attesa della Conferenza dei servizi preliminare. Residenti e commercianti stilano un elenco di "dieci punti da chiarire". .

In attesa della Conferenza dei servizi preliminare prosegue il dibattito sul progetto di restyling dello stadio Carlo Castellani di Empoli. Secondo la sezione Empolese Valdelsa ’Abdon Mori’ del Pci, infatti, il nuovo stadio rappresenterebbe una "speculazione edilizia". "È sicuro che ci sia bisogno di ristrutturarlo, ma non per questo bisogna approvare supinamente quello che l’amministrazione comunale e alcuni privati vanno proponendo – si legge nel comunicato –. C’è bisogno di parlarne ancora e che l’amministrazione comunale ascolti davvero i cittadini e non con metodi e strumenti che invece la rendono una mera esecutrice di progetti voluti da pochi imprenditori – prosegue la nota –. La volontà dell’attuale proprietà dell’Empoli Fc è quella di far ricorso alla “Legge stadi“ che abbatte una serie di vincoli, finanzia e velocizza i lavori di ristrutturazione degli impianti sportivi situati nei centri urbani e ritenuti di valore storico, e visto che il Comune non dà accesso ai documenti, seppur richiesti dai comitati di cittadini, ma si limita a fare da eco ai proclami del soggetto privato proponente, il progetto andrà a soddisfare solo le richieste avanzate".

Anche il Comitato “Stadio sì ma non così“ continua a porgere l’attenzione su alcune criticità a suo dire mai seriamente approfondite, oltre alla scarsa trasparenza manifestata nei loro confronti dall’amministrazione comunale. "Per reperire alcune informazioni necessarie ad approfondire il tema abbiamo inoltrato regolare richiesta di accesso agli atti, ma ad oggi, sebbene siano ampiamente trascorsi i termini previsti dalle legge e nonostante un sollecito, tale richiesta è rimasta inevasa – spiega il Comitato –. Inoltre, riteniamo opportuno tornare sul progetto in sé invitando tutti a riflettere su alcune questioni a nostro avviso centrali". Da quale sia l’interesse pubblico che sta alla base della proposta di ristrutturazione presentata dall’Empoli Fc alla verifica e valutazione del piano economico finanziario presentato dal club di Fabrizio Corsi, fino "a quanto sia eticamente giusto alienare un bene pubblico per 73 anni" e all’impatto causato sul tessuto commerciale del quartiere e della città dall’apertura di un nuovo centro commerciale delle dimensioni di poco inferiori a quello di via Sanzio. "Sono state prese in analisi o richieste al proponente, proposte alternative e meno impattanti? – insistono dal Comitato –. È stato calcolato il costo per la collettività? Quanto impatterà sulle tasche dei cittadini l’esenzione dalle tasse comunali per le attività sportive svolte all’interno dello stadio?".

Infine, il Comitato pone l’attenzione sulla "riduzione di aree verdi con conseguente minor drenaggio delle acque meteoriche e maggior riscaldamento dell’atmosfera in estate, sul rischio idrogeologico e di alterazione delle falde acquifere e sull’impatto sociale sulla salute pubblica derivante dall’aumento del traffico in un quartiere già sottoposto a forte stress".

Simone Cioni