Il "Pir" aprirà alla Casa della salute di Sovigliana a inizio dicembre

La Regione Toscana istituisce i "Pir" a Vinci per alleggerire i pronto soccorso. Progetto sperimentale per sei mesi con possibilità di diventare strutturale.

Il "Pir" aprirà alla Casa della salute di Sovigliana a inizio dicembre

Daniele Vanni e l’assessore Francesco Marzocchini con il coordinatore clinico della Casa della Salute di Vinci Alessandro Bonci

Si chiamano "Pir", ossia "Punti di Intervento Rapido", e sono i presidi sanitari annunciati lo scorso agosto dalla Regione che si pongono l’obiettivo di alleggerire la pressione sui pronto soccorso ospedalieri. Si tratta di ambulatori per la presa in carico tempestiva degli utenti che presentano problemi di natura non grave, ma che richiedono un intervento sanitario rapido. E oltre a Firenze, Prato e Pistoia, un punto verrà istituito per i prossimi sei mesi anche nell’Empolese – Valdelsa: non ad Empoli come ipotizzato la scorsa estate, bensì sul territorio comunale di Vinci per una scelta dovuta essenzialmente a motivi logistici. Troverà infatti spazio, con tutta probabilità a partire dal prossimo 2 dicembre (con il lunedì successivo come prima alternativa) all’interno della Casa della Salute di Sovigliana. All’interno dello spazio, che sarà aperto per dodici ore al giorno, opereranno medici e infermieri in rete con il personale del Dipartimento emergenza urgenza. E l’accesso avverrà attraverso il medico di famiglia o il numero di telefono 116117.

Un progetto "in prova" per sei mesi: a quel punto, tenendo conto dei riscontri, saranno Asl e Regione Toscana a tirare le somme. L’auspicio, anche da parte dell’amministrazione vinciana, è che in caso di risultati positivi la misura possa diventare strutturale. "Nei mesi scorsi, insieme all’assessore Francesco Marzocchini, ho incontrato il coordinatore clinico della Casa della Salute di Vinci Alessandro Bonci. Per verificare i nuovi spazi destinati al punto d’intervento rapido – ha confermato il sindaco Daniele Vanni – questi ambulatori permetteranno ai cittadini in caso di codici minori di essere curati in tempi rapidi anziché rimanere in coda al pronto soccorso. Si tratta di un progetto sperimentale che mi auguro possa portare risultati positivi e diventare una certezza per la nostra comunità".