REDAZIONE EMPOLI

Il precedente meno di un mese fa. Svaligiato calzaturificio di Fucecchio

Il colpo al “Freeland“ è avvenuto l’11 ottobre, con modalità molto simili

Il colpo al “Freeland“ è avvenuto l’11 ottobre, con modalità molto simili

Il colpo al “Freeland“ è avvenuto l’11 ottobre, con modalità molto simili

Per trovare un precedente di un assalto di questo tipo a un’azienda, non c’è da andare troppo indietro nel tempo. Succedeva l’11 ottobre scorso alla “Freeland calzature“ di Fucecchio. A meno di un mese di distanza, la scena sembra la stessa. Hanno molti aspetti in comune, i due colpi messi a segno (entrambi all’alba): furgoni intraversati sulle strade - con chiodi a tre punte sulla carreggiata nel caso del calzaturificio -, mezzi usati come arieti per aprirsi un varco all’interno dell’azienda, l’allarme che scatta e… qualcosa che va storto e spinge i ladri alla fuga con un bottino che non era quello pianificato. Scena degna di un action movie hollywoodiano a Fucecchio così come a Vinci; nel mirino della banda - non è chiaro se sia la stessa ma le analogie tra i due casi di certo non mancano - due eccellenze del settore moda, nomi che collaborano con le griffe dell’extra-lusso. Se quello entrato in azione a Fucecchio è stato un commando imponente di mezzi e uomini (tra 25 e 30 persone, 17 veicoli utilizzati fra auto e furgoni, 4 dei quali rubati), per la “Micheli Gesta“ non c’è ancora un numero certo per quanto riguarda i banditi che hanno fatto irruzione nella confezione di Sovigliana. Sembrerebbero professionisti del furto che in entrambi i casi avrebbero studiato con cura ogni dettaglio dell’operazoine, fallendo però nella loro missione. Gli autori dell’assalto al calzaturificio non sono riusciti ad entrare nel caveau che custodiva le scarpe griffate pronte alla vendita, dovendosi così accontentare di qualche decina di scatole da ultimare.

Stesso destino per i responsabili del furto ai danni della “Micheli Gesta“ di Sovigliana, che si sono visti costretti ad abbandonare uno dei mezzi impiegati nel colpo, contenente gran parte della refurtiva - merce pregiata e di valore economico importante - recuperata poi dai titolari dell’azienda. Furti avvenuti nel cuore della notte, insomma, sbarrando con diversi mezzi le strade di accesso e bloccando di fatto la viabilità. Verosimile, dunque, ipotizzare un legame tra i due colpi anche se, come riferiscono le forze dell’ordine, dinamiche simili si stanno verificando in tutta Italia, con mezzi spesso rubati per essere utilizzati nell’operazione.

Y.C.