di Ylenia Cecchetti
EMPOLI
Proroga della graduatoria per le assunzioni del personale sanitario Oss; non c’è chiusura netta da parte della Regione ma le probabilità di un rinnovo restano scarse. C’è preoccupazione tra gli operatori socio sanitari inseriti nella graduatoria 109/2021, che conta oltre duemila persone pronte a sopperire alla grave carenza di personale nelle strutture ospedaliere regionali. Se da una parte gli oss chiedono una nuova proroga in vista dell’assunzione, appellandosi alla Regione Toscana per "un intervento tempestivo", dall’altra la risposta del consigliere Enrico Sostegni non lascia spazio alla speranza che ciò possa verificarsi. "Prendiamo in considerazione tutte le richieste - dichiara il presidente della Terza Commissione Sanità e politiche sociali - Su questo caso in particolare, però, quando abbiamo accordato la proroga a gennaio 2024, Estar ci aveva confermato di aver programmato una nuova gara per l’inizio del 2025, proprio in concomitanza della scadenza".
Sfuma, dunque, la possibilità di un rinnovo per la lista che accoglie oltre 2.600 aspiranti assunti. "L’ipotesi è da prendere in considerazione nel caso in cui Estar ritardi l’apertura del nuovo concorso il prossimo anno - spiega Sostegni - Per non lasciare la Toscana scoperta da graduatoria, allora potremmo valutare una eventuale proroga. Ma è difficile pensare a graduatorie della durata di 4 anni. Non ne esistono in altri comparti". Valida dal 2021 al 2023, estesa poi al 2024, questa lista di oss, bloccherebbe altre possibilità. "Quattro anni sono tanti, soprattutto considerando gli interessi di tutti quelli che hanno acquisito il titolo in questi anni. Centinaia di persone alle quali non puoi precludere un concorso. Quattro anni senza l’occasione di entrare nel sistema pubblico per un oss sarebbero penalizzanti". Il no non è categorico, ma la speranza flebile.
Tra le questioni aperte, c’è poi la partita che riguarda il Campus Autismo. A che punto siamo con il progetto? Presentato il 2 aprile durante un evento al Museo del Vetro, il Campus previsto al Terrafino sarebbe il primo del genere a livello nazionale. Oltre 12 milioni di euro, finanziati dall’azienda sanitaria di Area vasta in virtù di un accordo siglato tra il Comune e la stessa Asl. Un maxi progetto che dovrebbe vedere la luce su un ettaro di terreno donato dalla famiglia Artini. Se ne parla da anni; dal 2018, almeno.
La fase di ultimazione del progetto esecutivo era stata annunciata proprio ad aprile, con una gara di appalto che doveva svolgersi "a breve" e la previsione di inizio lavori per il 2025. Ma ora, sono le stesse famiglie fragili, quelle che avrebbero necessità di usufruire dei servizi del centro diurno a chiedere aggiornamenti. "Il direttore generale Asl Toscana centro Valerio Mari conferma che per la gara sia tutto pronto. I soldi con i quali è finanziato il Campus sono legati al cosiddetto articolo 20 (varato con una legge del 1988, rappresenta la principale fonte statale rivolta alle Regioni per gli investimenti in sanità, ndr). La stessa fonte di finanziamento utilizzata per il blocco H del San Giuseppe, che deve ottenere un’autorizzazione dal Ministero". Si tratta di una procedura complessa, un tecnicismo. Prima dell’affidamento della gara serve questa forma di autorizzazione ministeriale, "ma la Asl è pronta - garantisce il consigliere regionale - Nel giro di qualche mese dovremmo esserci". L’importo per il primo lotto ammonta a 7,3 milioni di euro (di cui 828mila di cofinanziamento aziendale).