Il Tai Chi arriva al museo. Terapia contro il Parkinson

L’obiettivo: combinare i benefici prodotti dall’arte e dalla disciplina orientale

Il Tai Chi arriva al museo. Terapia contro il Parkinson

Il Tai Chi arriva al museo. Terapia contro il Parkinson

MONTESPERTOLI

Sport, musica e arte, insieme per mettere ko il Parkinson attraverso il Tai Chi. E’ il progetto che l’associazione sportiva Montesport Montespertoli e il Comune hanno organizzato per il prossimo 29 giugno: consentirà ai partecipanti di praticare l’arte marziale orientale del Tai Chi Chuan all’interno del Museo d’Arte Sacra e si rivolge in modo particolare alle persone più fragili. L’obiettivo dell’iniziativa, stando a quanto si apprende nella relativa determina comunale, è quello di "combinare i benefici derivanti dalla pratica della disciplina marziale del Tai Chi Chuan a quelli che si manifestano nei soggetti difronte alla visione di opere d’arte di particolare bellezza", con l’intenzione "di praticare il Tai Chi Chuan, nello stile Yang, all’interno del Museo d’arte sacra di Montespertoli che custodisce il patrimonio delle opere ecclesiastiche provenienti dalla Pieve di San Pietro in Mercato e che ha ospitato alcune delle opere messe a disposizione dal Museo degli Uffizi".

Un evento aperto a tutti e gratuito, ma pensato in particolar modo per persone affette dalla patologia del Parkinson, per le loro famiglie e per i "caregivers". E che sarà accompagnato da una base musicale, sulle cui note i maestri mostreranno ai presenti i movimenti da eseguire nella pratica del Tai Chi Chuan. Senza dimenticare lo spazio per l’arte: ai partecipanti all’iniziativa saranno infatti illustrate alcune delle opere conservate nel museo, da parte del personale. Le finalità della giornata sono insomma quelle di coniugare sport ed arte a fini catartici o terapeutici.