GABRIELE NUTI
Cronaca

Il Treno della Memoria. Un’esperienza di vita

Il viaggio di formazione ad Auschwitz, organizzato sin dal 2002 dalla Regione Toscana, per le studentesse e gli studenti, è...

Il manifesto dell’iniziativa del 27 gennaio scorso

Il manifesto dell’iniziativa del 27 gennaio scorso

Il viaggio di formazione ad Auschwitz, organizzato sin dal 2002 dalla Regione Toscana, per le studentesse e gli studenti, è stato annunciato dal presidente Eugenio Giani. Nel 2025 ripartirà nella nostra regione il Treno della Memoria, molto di più di un’iniziativa perché permette a tanti ragazzi e ragazze di partecipare a un viaggio verso i luoghi che hanno segnato la storia dell’Olocausto. Ogni anno studenti delle scuole Secondarie di primo e di secondo grado visitano i campi di concentramento e di sterminio dove milioni di persone sono state uccise tra il 1940 e il 1945. Il nome Treno della Memoria si ispira ai treni che portavano le vittime nei campi di concentramento. Oggi il treno non è più un mezzo di morte, ma un simbolo di ricordo e di impegno. Durante il viaggio, i ragazzi visitano luoghi come Auschwitz e Birkenau, dove si trovano testimonianze forti e toccanti delle sofferenze di chi è stato perseguitato. In queste visite, i partecipanti ascoltano i racconti commossi di chi ha vissuto quei giorni drammatici e riflettono, insieme ai loro insegnanti, su ciò che è accaduto. Il Treno della Memoria aiuta a capire l’importanza di ricordare, per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. Attraverso questa esperienza, i ragazzi imparano a rispettare le differenze, a combattere l’odio e a promuovere la pace, riferendo la loro esperienza al ritorno, creando elaborati, video, testimoniando. E così il viaggio diventa anche un’occasione per costruire un futuro migliore.