Il tribunale infiamma il dibattito: "I numeri ci sono, ora i fatti. Basta attese: serve la svolta"

Mantellassi: "La prossimità della giustizia è un vantaggio per cittadini e addetti ai lavori". Il senatore dem Parrini: "Il progetto ha tutte le carte in regola per stare in piedi"

Il tribunale infiamma il dibattito: "I numeri ci sono, ora i fatti. Basta attese: serve la svolta"

Il tribunale infiamma il dibattito: "I numeri ci sono, ora i fatti. Basta attese: serve la svolta"

Empoli, 18 maggio 2024 – Dalla sede già messa a disposizione dal Comune alle risorse per l’efficientamento e l’adeguamento dell’immobile garantite dalla Regione, fino al numero di Comuni coinvolti (gli 11 del Circondario e i 4 della zona del Cuoio) e la superficie del territorio in cui andrebbe a inserirsi. Ci sono tutti i numeri perché a Empoli sorga un tribunale, dopo la chiusura del distaccamento di quello di Firenze avvenuta nel 2012. "Risulterebbe più grande di molti tribunali presenti in città capoluogo di regione e di provincia – dice il candidato sindaco del centrosinistra, Alessio Mantellassi –. Inoltre i dati del Ministero del 2018 indicano come i tribunali di Firenze e Pisa siano tra i più lenti del centro nord. Un nuovo tribunale qui potrebbe quindi decongestionarli, senza contare la maggiore accessibilità ai servizi di giustizia per cittadini e imprese".

Come sottolinea il senatore Dario Parrini, insomma, resta da attendere solo la mossa del Governo. "Il 16 novembre è stata annunciata la presentazione di un disegno di legge delega da parte dell’esecutivo per ridisegnare la geografia giudiziaria dopo la riforma attuata oltre 10 anni fa che non ha portato ai risultati sperati – spiega –. Da quel giorno sono passati sette mesi senza novità sostanziali e questo un po’ ci preoccupa, ma il progetto ha tutte le carte in regola per stare in piedi". Già calendarizzata, del resto, la discussione della proposta di disegno di legge presentata dalla Regione. "Abbiamo chiesto di ripristinare le sedi soppresse, con l’approvazione di tutti i gruppi consiliari – precisa il consigliere regionale, Enrico Sostegni –. Crediamo molto in questa richiesta, ampiamente motivata da dati economici, sociali e giudiziari". Alla luce anche del fatto che intanto dal 2017, è stato ripristinato il giudice di pace, le cui spese sono sostenute dalle amministrazioni comunali del Circondario sebbene competano al Ministero. Una battaglia portata avanti negli anni anche da un comitato nato appositamente e dall’associazione degli avvocati dell’Empolese Valdelsa presieduta da Giampaolo Stefanelli, che conclude. "Le amministrazioni comunali dell’Empolese Valdelsa hanno già dimostrato tutto il loro impegno, in termini politici e economici, a sostenere questo progetto. È un’opportunità anche per sgravare il lavoro dei tribunali di Firenze e Pisa".

Simone Cioni