EMPOLI
La città di Empoli continua a onorare i caduti di tutte le guerre, celebrandoli nei luoghi, intitolando vie, restaurando targhe che ricordano persone che non ci sono più. In nome della memoria e commemorando il 4 novembre, ricorrenza del giorno dell’unità nazionale e giornata delle forze armate. Come accaduto ieri ai piedi del Monumento in piazza della Vittoria dove si erge fiera la Statua Alata.
Sulle note dell’Inno di Mameli, della canzone del Piave e del Silenzio la cerimonia è stata molto partecipata. La mattinata è cominciata con la celebrazione della santa messa officiata dal proposto don Guido Engels nel santuario della Madonna del Pozzo, che nella sua Omelia ha evidenziato quanto sia importante ricostruire la pace e combattere per questo facendo scelte coraggiose, operare per il bene di tutti. Engels si è rivolto anche ai giovani presenti, le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ‘Santissima Annunziata’ e ‘Calasanzio’ di Empoli con un appello: "Non buttate via la vostra vita, mettetela in gioco per la pace".Terminata la messa, la commemorazione si è spostata in piazza della Vittoria. Lì cittadine e cittadini, le forze dell’ordine della città (polizia, carabinieri, guardia di finanza), la polizia municipale, il senatore Dario Parrini, i vigili del fuoco, uno stuolo di associazioni e rappresentanti della giunta e del consiglio comunale – di maggioranza e di opposizione – hanno reso onore al ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Presenti anche gli studenti del liceo Virgilio, oltre ai cittadini.
"Il primo conflitto mondiale ha un passato assai remoto, ma che ha impattato anche sulla città di Empoli – ha detto il sindaco Alessio Mantellassi –. Tanti luoghi ricordano i caduti di quella guerra, come il Parco della Rimembranza che ripristineremo come amministrazione in memoria dei caduti, e lo dovremo fare su tutti i luoghi della memoria. Oggi è anche la giornata delle forze armate, mandiamo un plauso e un pensiero ai militari morti all’estero in scenari internazionali". A seguire l’annuncio: "Intitoleremo uno spazio a Emanuela Loi, agente della polizia che morì nell’attentato al giudice Paolo Borsellino il 19 luglio 1992 (un’idea dell’epoca Barnini, ndr). Fu un’iniziativa votata all’unanimità su proposta del consigliere di Fratelli d’Italia Federico Pavese, ma su temi universali come questi deve esserci la massima condivisione".