REDAZIONE EMPOLI

In azione alle prime luci dell’alba. Corsa contro il tempo dei volontari: "Salvate altre centinaia di pesci"

Ieri mattina il settimo intervento all’altezza della Traversa dei Capitani, lungo la Provinciale 12. Appello alla Regione Toscana: "Servono misure urgenti, le prossime piogge non basteranno...".

I volontari si sono organizzati in squadre e sono entrati in azione alle 6 del mattino (Gasperini/ FotoGermogli)

I volontari si sono organizzati in squadre e sono entrati in azione alle 6 del mattino (Gasperini/ FotoGermogli)

Non si ferma l’emergenza secca, ma non si fermano neppure i volontari che hanno deciso di non stare con le mani in mano. Sono scesi in campo, ancora una volta. Quello di ieri mattina è stato il settimo intervento sulla bassa Pesa dallo scorso 9 luglio, giorno in cui il fiume – tecnicamente un torrente – ha perso il deflusso vitale d’acqua. Non c’è stata, questa volta, la morìa massiccia di pesci che si era palesata il 10 agosto, e anche in altre occasioni. "Ma al nostro arrivo alle 6 del mattino – racconta l’assessore di Montelupo Fiorentino, Lorenzo Nesi che ha coordinato diversi volontari di associazioni accorse al fiume malato – alla Traversa dei Capitani abbiamo trovato tre grossi cavedani morti. Segno che da lì a poco senza azioni avremmo avuto un’altra morìa". La Traversa dei Capitani è una briglia in pietra vicino alla Sp 12 che in primavera rende il fiume bellissimo. Negli anni vi è nato una sorta di parco che è molto frequentato dai volontari degli Amici della Pesa. Oggi di tutto ciò è rimasta una pozza con temperature estreme: ieri sette contenitori di pesci sono stati portati più a monte oltre Cerbaia dove c’è ancora acqua. La volta precedente, i contenitori furono 14.

Siamo nell’ordine di centinaia di chilogrammi di fauna ittica, poiché, come sottolineato da Nesi stesso, sono stati prelevati anche pesci di grossa taglia (cavedani e carpe) ed abili alla riproduzione. Senza contare quelli piccoli. Gli interventi sono stati comunicati alla Regione e alla polizia provinciale, e dall’elenco stilato da Nesi si vede che ci sono – tra quelli a rischio in bassa valle – barbi e ghiozzi che sono specie rare o comunque protette secondo la direttiva “Ue Habitat“. Ghiozzi di acqua dolce e barbi talora molto piccoli e ultimamente scomparsi in gran numero a causa delle morie. Purtroppo secondo Nesi non finirà qui, ed è questo il senso di un ulteriore “alert” lanciato alla Regione: se non piove, di interventi se ne dovranno fare altri.

Il laboratorio Lamma della Regione è monitorato attentamente. "Ci sono delle possibilità, ma non è detto che ci siano precipitazioni sufficienti entro domenica", ha sintetizzato Nesi. Sarebbe già importante un cambio di registro in alta e media valle, sui Monti del Chianti, dove la media annua (sui mille millimetri) è nettamente più alta che in bassa valle, notoriamente assai secca. Si guarda al cielo e non solo certo per i pesci. Avere acqua nei bacini di Pesa ed Elsa è vitale per l’intero Empolese Valdelsa. E comunque è importante mantenere le biodiversità, si sottolinea da Montelupo: barbi, ghiozzi, ma anche le tinche, sono specie fortemente a rischio, così come certe piante che nascono sulle rive

A.C.