In consiglio è subito bagarre. Masi e Poggianti vanno all’attacco. Fd’I e Campinoti votano come il Pd

Fa discutere la scelta di non affidare la presidenza all’opposizione. Ma il centrodestra dei partiti è d’accordo. Peccianti (Fratelli d’Italia) spiega: "Vogliamo dare un’indicazione precisa, di apertura e disponibilità".

In consiglio è subito bagarre. Masi e Poggianti vanno all’attacco. Fd’I e Campinoti votano come il Pd

In consiglio è subito bagarre. Masi e Poggianti vanno all’attacco. Fd’I e Campinoti votano come il Pd

La "presa di coscienza" chiesta da una parte delle opposizioni non c’è stata e il primo consiglio comunale della giunta di Alessio Mantellassi si apre con la polemica. Il pomo della discordia è stata l’elezione di Simona Cioni, in quota Pd, a presidente del consiglio comunale. Nessuna obiezione sulla persona, su cui tutti hanno espresso stima, ma è il messaggio politico a far storcere il naso.

Tenersi ‘in casa’ quella figura di garanzia ha infatti significato per alcuni un atto di "arroganza politica". Così Leonardo Masi: "Mi aspettavo una presa di coscienza rispetto al ballottaggio dove gli elettori hanno dato un segnale di sfiducia, anche con l’astensione. Ma l’atteggiamento rimane lo stesso". Per Poggianti invece "il sindaco non ha preso atto che è stato votato solo da un terzo dei cittadini, e si è preso tutti i ruoli istituzionali e di garanzia. Mi aspettavo un esame di coscienza, e una figura che fosse di garanzia e di rispetto per l’opposizione".

Il Pd in aula difende la scelta, parla di "una figura in grado di tenere in equilibrio tutte le parti", così la capogruppo Pd Viola Rovai, e "una figura di esperienza e capacità politica", come la definisce Mantellassi. Alla "capacità politica", forse, le opposizioni preferivano un ‘riconoscimento politico’. Ma in realtà non è stata una sorpresa: quello del ‘presidente in casa’ è ormai una tradizione empolese, né Mantellassi ha mai fatto di quel ruolo un oggetto di trattativa. Per certi versi più anomalo è il calembour che si è consumato nelle opposizioni. A saltare è stato il gioco delle parti: così mentre Poggianti indica come suo candidato alla presidenza Masi, "non perché ci sia un’affinità politica", il centrodestra dei partiti vota con il Pd e fa eleggere Cioni al primo turno: "Vogliamo dare un segnale preciso, di apertura e di disponibilità", così la capogruppo di Fd’I Peccianti. Forse ha pesato la stima personale: Peccianti, in passato collega di lavoro della Cioni, parla di "piena fiducia, la conosco da anni, è la persona adatta per svolgere con serietà e imparzialità il ruolo". Peccianti dice di "andare oltre le strategie politiche".

La spaccatura tra il centrodestra di Campinoti e quello di Poggianti sembra ora persino maggiore e si traduce anche in una ‘guerra dei nomi’ che si è aperta proprio in consiglio comunale: il gruppo di Campinoti, denominatosi ‘FI- Centrodestra per Empoli del Fare’, si è posto in ricercata competizione con il ‘Centrodestra per Empoli’ di Poggianti che subito ha rivendicato di aver depositato quel termine e ha chiesto di verificare la correttezza di quel presunto ‘scippo’. Insomma, l’obiettivo dei due centrodestra sembra quello di distinguersi l’un l’altro. Tra moglie e marito, c’è il consiglio comunale.

Giovanni Mennillo