Empoli, 20 agosto 2024 – È riuscito a scappare dal San Giuseppe nonostante i controlli e a raggiungere il Bar 4 Mori, il paziente che sabato mattina ha scatenato il pandemonio in Psichiatria aggredendo un’altra donna ricoverata e poi barricandosi in camera. Una scena da brividi che ha portato al ferimento di una guardia giurata prontamente intervenuta e di una infermiera del reparto che è stata spinta contro un muro.
Ieri per lui un paio di ore di “libertà“ prima che la polizia lo rintracciasse e lo riportasse in ospedale. La sua fuga ha tenuto con il fiato sospeso la città. Dopo l’allarme lanciato dal personale sanitario – che si è immediatamente reso conto del suo allontanamento tentando addirittura di fermarlo con l’aiuto della vigilanza –, le ricerche da parte delle forze dell’ordine sono scattate a ritmo serrato. Gli agenti hanno passato al setaccio le vie attorno al nosocomio, di strada in strada. Poi la chiamata al 112 dallo storico locale di via della Repubblica per segnalare la presenza di un cliente ’particolare’. Nessuna conseguenza, ma momenti di grande preoccupazione.
L’uomo, da quanto appreso, era in visibile stato di agitazione, ma non ha compiuto gesti bruschi né violenti verso nessuno dei presenti. All’arrivo dei volontari della Misericordia di Empoli – attivata in supporto agli agenti delle volanti – non avrebbe opposto particolare resistenza, se non quella verbale. Gli operatori lo hanno tranquillizzato convincendolo a salire sull’ambulanza che è stata scortata fino all’ospedale, distante appena cinque minuti a piedi. Il caso però è destinato a far discutere. Sindacati e rappresentanti dei sanitari sono intervenuti sull’aggressione di sabato in reparto per ribadire l’urgenza di aumentare gli standard di sicurezza negli ospedali. "La situazione sta diventando invivibile – commenta David Nucci, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia –. Quanto ancora dovremo attendere prima che si intensifichino i controlli e gli ospedali tornino a essere luoghi sicuri? Gli episodi sono in aumento. All’ospedale di Empoli da qualche tempo si parla addirittura di ridurre il numero delle guardie giurate presenti. Quello che va fatto è esattamente l’opposto: rafforzare i sistemi di sicurezza, attivare linee di intervento dedicate e intensificare i controlli, in sinergia con le forze dell’ordine".
Un passaggio prioritario anche secondo Sabrina Leto della Fp Cgil che sta difendendo la causa. "Stiamo chiedendo da tempo all’Asl di impegnarsi per tutelare i propri dipendenti e, con loro, anche gli utenti – spiega la sindacalista –. Hanno il sacrosanto diritto di andare al lavoro serenamente, senza correre rischi. La situazione è peggiorata dopo il Covid. Psichiatria e pronto soccorso sono in generale i reparti più delicati. Siamo andati anche in prefettura a chiedere posti fissi di polizia e h24, rinforzi per il personale di vigilanza, ma anche risorse per il personale sanitario che sempre più spesso, esasperato, non arriva neppure a denunciare le violenze subite. È urgente organizzare un tavolo di confronto tra Asl, prefettura e forze dell’ordine per pianificare azioni mirate. Altro capitolo è quello della Rems, per la quale stiamo aspettando le risposte promesse".