Empoli, 24 aprile 2021 - "Perché è successo?". Recitano così alcuni degli striscioni esposti dai cittadini nella frazione empolese di Sant'Andrea. Qui si è svolto il presidio della gente, preoccupata per l'avvelenamento del terreno che sarebbe avvenuto a causa del "giro" di rifiuti tossici provenienti dalle concerie.
E che sarebbero stati smaltiti illegalmente con la regia della 'Ndrangheta. Sono diciannove le persone indagate, per una inchiesta che tocca anche il mondo politico regionale e locale. Una vicenda che lascia sgomenti i cittadini, che usano in casa per lavarsi e per cuocere l'acqua che arriva dai pozzi vicini al terreno individuato dalla procura come inquinato.
"Pretendiamo delle risposte", chiede la gente che ora usa con timore l'acqua che arriva da quei pozzi, vicini alla strada regionale 429, quella sotto la quale le scorie sarebbero state stoccate. Al momento, dopo i primi campionamenti, non emerge inquinamento delle faglie acquifere. Ma le indagini vanno avanti e si estenderanno ad altri pozzi nell'Empolese.