Incidenti, ritardi e veleni interrati . La strada maledetta non ha pace: "Ma il cantiere deve andare avanti"

Il nuovo tracciato avrebbe dovuto portare ossigeno alla zona ma è finito nell’occhio del ciclone . I lavori dell’ultimo tratto non termineranno prima del 2026. E adesso si teme uno slittamento.

Incidenti, ritardi e veleni interrati . La strada maledetta non ha pace: "Ma il cantiere deve andare avanti"

Il nuovo tracciato avrebbe dovuto portare ossigeno alla zona ma è finito nell’occhio del ciclone . I lavori dell’ultimo tratto non termineranno prima del 2026. E adesso si teme uno slittamento.

CASTELFIORENTINO

La combinazione è micidiale. La 429? Una strada dannata. I danni dell’alluvione si sommano alla riorganizzazione della messa in sicurezza e a una viabilità strangolata proprio sul ponte della Pesciola (in parte sottoposto a sequestro). Ora il maxi cantiere - quello del nuovo tratto della SR 429 - è sotto la lente di ingrandimento in seguito all’esondazione. Oltre alla scia di sangue che il vecchio tracciato porta con sè, ora ci sono fango e detriti a bordo strada, ed una 429 bis che doveva portare speranza e ossigeno lavorativo alla zona, ma che è finita nell’occhio del ciclone. I lavori per l’ultimo pezzo della variante che attraversa la Valdelsa, dall’uscita della Fi Pi Li fino al raccordo con l’Autopalio, sono stati avviati a maggio 2023 e non termineranno prima del 2026. Ruspe e gru sono sul lotto più grande dell’arteria di collegamento fra Empoli e Poggibonsi, che bypassa gli abitati di Certaldo e Castelfiorentino. Il tratto in fase di realizzazione, lungo quasi 4 chilometri, a maggio 2024 era al 40% dell’opera. Quale sarà il suo destino? Mentre il dito è puntato su alcuni lavori che potrebbero essere all’origine della tracimazione del fiume (a tal proposito, l’azienda interpellata al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni mentre la Regione si è attivata per tutte le verifiche del caso), si pensa alle possibili conseguenze.

"È importante che non ci siano interruzioni - ha commentato Serena Urso, capogruppo Fratelli d’Italia a Castelfiorentino - Anche se è facile pensare che quanto accaduto avrà delle ripercussioni sugli ulteriori ritardi nella conclusione del terzo lotto". Terzo lotto del valore di quasi 40 milioni di euro, che include la realizzazione di due viadotti sui principali corsi d’acqua (l’Elsa e il Borro della Corniola), quattro scatolari principali in calcestruzzo armato su fossi e rii minori, una serie di scatolari prefabbricati per la regimazione delle acque del reticolo idraulico necessaria - appunto- per ridurre il rischio idraulico sul territorio interessato dalla realizzazione della variante. Ma anche la realizzazione della cassa di espansione Casino d’Elsa nel Comune di Gambassi Terme. "C’è da chiedere, pretendere, monitorare. Senza abbassare la guardia - interviene l’assemblea permanente No Keu con l’ennesima domanda alle istituzioni - Se l’inondazione avesse riguardato anche il tratto di strada poco distante, ovvero Molin Nuovo e Brusciana, il famoso ‘cerottone’ che ci dovrebbe tutelare dall’infiltrazione del Keu nelle falde acquifere sarebbe stato sufficiente?".

Y.C.