Castelfiorentino, 25 settembre 2024 – La criticità legata alla consistente presenza di piccioni in piazza Gramsci (con tutti i disagi che ne conseguono) più volte riscontrata in passato, sembrerebbe esser stata risolta: l’operazione non invasiva attuata nelle scorse settimane e basata su una serie di azioni volte a modificare le abitudini dei pennuti (inducendoli a spostarsi altrove) sembra aver dato esito positivo. Lo ha annunciato il sindaco Francesca Giannì, pur utilizzando il condizionale memore anche dei precedenti tentativi non sempre andati a buon fine. "Pare un "problemino" di poco conto nel marasma che ogni giorno dobbiamo affrontare. Tanto che spesso, negli anni, ci ha fatto anche sorridere – ha commentato - ma è il primo piccolo tassello di quella riappropriazione degli spazi di cui abbiamo molto parlato. Un problemino che tra burocrazia, protezione della specie, esigenze dei residenti e del commercio, teneva sotto scacco l’utilizzo di una parte del piazzale".
In effetti, si tratta di una problematica più volte lamentata negli scorsi anni dai cittadini, con la presenza di piume e guano in quantità che oltre a rappresentare un problema di carattere igienico accentuava la sensazione di degrado ed incuria di una delle piazze principali di Castello. Tant’è che in più frangenti l’allora sindaco Alessio Falorni si trovò a dover sollecitare una serie di provvedimenti che solo in parte riuscirono a contrastare il fenomeno. Stavolta, l’amministrazione ha promosso l’utilizzo di dissuasori visivi e sonori, utilizzando in quest’ultimo caso richiami tramite l’impiego di un macchinario messo a disposizione dalla Protezione Civile. Per l’uso e il posizionamento degli strumenti, sono stati studiati in precedenza i movimenti degli stormi, intervenendo così per portare autonomamente gli uccelli ad allontanarsi dal piazzale. "Ringrazio l’assessore Federico Nunziata, che ha messo a disposizione le sue competenze da biologo – ha concluso Giannì - in questo modo abbiamo evitato oltretutto interventi che avrebbero colpito direttamente gli animali, come l’abbattimento selettivo, o la vegetazione presente in piazza, come la capitozzatura. Con questo metodo non sono stati toccati né i volatili né gli alberi".
G.F.