Empoli, 30 luglio 2024 – "Abbiamo deciso di non sporgere denuncia perché non vogliamo creare allarmismi e perché da un primo esame non risulta esser stato fortunatamente trafugato nulla di valore. Certo, resta il rammarico per un’azione a mio avviso inspiegabile, oltre alla seccatura di aver dovuto aggiustare la porta scassinata. Più che di un tentativo di furto parlerei di un atto vandalico, di una bravata incomprensibile".
Claudio Del Rosso, presidente della Compagnia di Sant’Andrea, preferisce tenere un profilo basso e minimizzare. Ma dalle sue parole traspare comunque l’amarezza per il raid vandalico di cui è stata oggetto la sede della compagnia, in piazza Guido Guerra. L’episodio in questione risale allo scorso sabato e si sarebbe a quanto pare concretizzato fra le 14 e le 16: ignoti hanno scassinato la porta d’ingresso, introducendosi all’interno dello stabile. Hanno rovistato fra i locali, senza fortunatamente prelevare nulla.
"La nostra preoccupazione principale era che potessero aver rubato i costumi – ha aggiunto Del Rosso – anche per questo, personalmente, credo che si sia trattato di vandalismo fine a se stesso più che di un tentato furto. Abbiamo a ogni modo provveduto a informare dell’accaduto l’amministrazione comunale". Dopo aver ’visitato’ la sede della Compagnia, i vandali hanno continuato a prendere di mira il PalaExpo nel medesimo pomeriggio: in quel frangente avrebbero mandato in frantumi una vetrata in modo da poter entrare nel quartiere generale del Ludicomix, ma sarebbero a quanto pare stati messi in fuga dall’allarme nel frattempo scattato. Nemmeno in questo caso sarebbero stati rubati oggetti di particolare valore, ma restano danni per centinaia di euro. Quello delle ’spaccate’ è peraltro un fenomeno che parrebbe essere tornato in auge interessando anche altre zone del territorio comunale: proprio pochi giorni fa, la parafarmacia di piazza Don Minzoni ha subito quella che a detta della titolare era la terza spaccata nel giro di un mese. La questione sicurezza pare insomma essere tornata d’attualità a reclamare spazio e attenzione e chissà che non possa nuovamente trovare spazio in consiglio comunale.
G.F.