
La rabbia e il dolore. Stati d’animo che si mescolano durante una convalescenza più difficile del previsto. Filippa Dalmazia è ferma a letto, ha un ginocchio ko, la gamba destra ingessata dall’inguine fino al piede. Mercoledì della settimana scorsa è scivolata sul pavimento bagnato ed è caduta a terra. Il ginocchio le ha fatto subito molto male e così ha deciso di andare al pronto soccorso del San Giuseppe. "Ho fatto l’accettazione poco dopo le 17 – racconta la donna – ma ho dovuto aspettare 4 ore per avere i risultati dei raggi, oltre 5 invece per la Tac". Poi finalmente arriva l’esito del referto medico, che dà un primo responso: "Non rilievi post traumatici di significato recente a carico dei segmenti scheletrici esaminati". Ovvero: niente fratture. Prognosi: cinque giorni di riposo. La paziente torna a casa ma il dolore non se ne va, è un martello. Aumenta, non è sostenibile. "Decido allora di fare una risonanza magnetica a pagamento – continua Filippa Dalmazia –. Sabato ho il risultato: frattura del polo inferiore della rotula, problemi al menisco e a i legamenti. A quel punto chiamo il mio ortopedico di fiducia. Lui è in ferie e mi dice di non appoggiare assolutamente la gamba perché avrei potuto causare dei danni irreversibili e di andare subito al pronto soccorso, pretendendo di essere visitata da un ortopedico". La donna allora si mette in contatto con il 118 che nel giro di pochissimi minuti le manda un’ambulanza. "Arrivata di nuovo al pronto soccorso mi viene detto che, essendo sabato, avrei dovuto portare molta pazienza perché in ospedale non c’era un ortopedico disponibile".
Nel frattempo Filippa viene sistemata su una poltrona, con una sedia sotto alla gamba per tenerla distesa. "Passano due ore – riprende la donna –, poi sento un medico dire a un’altra paziente che aveva una frattura e che l’avrebbe mandata in reparto dall’ortopedico". A quel punto Filippa perde la pazienza, urla, oltrepassa il limite. "Penso di aver detto cose che non si dovrebbero dire – ammette –, ma a quel punto il medico si è avvicinato, ha capito cosa stava accadendo e ha cercato di calmarmi". La gamba destra della donna viene ingessata. La diagnosi? "Frattura del polo inferiore della rotula destra". Nel referto si parla di "divieto assoluto di carico" sulla gamba destra. La prognosi stavolta è di 30 giorni. "Dal mio primo ingresso al pronto soccorso all’ingessatura sono passati 3 giorni – conclude la donna –, Spero solo di non doverne scontare le conseguenze".
Alessandro Pistolesi