EMPOLI
Prosegue al Teatro Shalom di Empoli il programma della nuova stagione di prosa. Oggi alle 17.15, infatti, il palco di via Busoni accoglierà "Joseph e bros", uno spettacolo di Alessandro Berti tratto dal testo "Giuseppe e i suoi fratelli" di Ignazio De Francesco. In scena lo stesso Alessandro Berti, Savì Manna e Francesco Maruccia. Si tratta di una produzione Casavuota incentrata su tre uomini che dividono una cella minuscola in un carcere italiano: un vecchio siciliano ex sicario di mafia, un giovane magrebino incastrato per droga e un uomo di mezz’età, forse ebreo, misterioso e colto, in galera per un raptus. Scritto di prima mano da un esperto di carcere e Medio Oriente, Ignazio De Francesco, adattato alla scena da Alessandro Berti, al terzo capitolo del sodalizio trai due dopo "Leila della Tempesta" e "Simeone e Samir", questo "Joseph & bros" spariglia le carte degli stereotipi, squarcia il velo dell’oggi per parlare di antiche fraternità mediorientali, di fedi e identità problematiche, di responsabilità da prendersi, come soggetti, di doveri di verità storica. E parla di tutto questo usando la costrizione carceraria come cartina al tornasole della società tutta, come acceleratore di sentimenti, di idee, di conflitti, coi quali i tre dovranno infine fare i conti.
La storia biblica, e coranica, di Giuseppe e i suoi fratelli è il sottofondo simbolico della vicenda, che ispirerà i giochi di ruolo dei tre detenuti, in una cella che diventa metafora dei territori palestinesi di oggi divisi da un muro, che l’obbligatorietà della convivenza in cella rende estremi, necessari, e dei quali il più sorprendente, e per loro appassionante, sarà la formazione di una vera e propria folk band carceraria, a cui i tre detenuti daranno vita, chiamandosi proprio Joseph & Bros. Scenografia azzerata, come in cella, soli tre corpi maschili in carne e ossa con le loro movenze e le loro voci. Una semplicità registica che esalta il lavoro dell’attore e fa parlare il testo, lasciando al pubblico vari spunti di riflessione e emozione.