
La sala e i relatori all’incontro pubblico organizzato lunedì sera dall’Assemblea permanente No Keu. Al centro del dibattito il piano annunciato dalla Regione
I cittadini non ci stanno e annunciano battaglia. La questione è il Keu e la bonifica, dopo che la Regione ha illustrato come si procederà nei prossimi mesi per il sito dell’Empolese Valdelsa. "Ci è stato detto chiaro e tondo che la Regione non ha intenzione di bonificare il sito empolese della Strada regionale 429, sotto il quale sono state interrate 8mila tonnellate di terra con Keu. Noi vogliamo la bonifica".
Lo dice l’Assemblea permanente No Keu, che lunedì scorso ha convocato un’assemblea straordinaria per opporsi alla decisione della Regione Toscana sulla messa in sicurezza del tratto della Sr 429 coinvolto nell’inchiesta Keu: inchiesta che, a livello giudiziario, è ancora in fase di udienza preliminare: si torna in aula fra pochi giorni. Ma la strada è ancora lunga per il procedimento nel quale la procura chiede di mandare a processo 24 persone e sei società. Ma qui, appunto, la questione è un’altra. "Il presidente Giani, l’assessora Monni e il commissario Vadalà hanno affermato che per il sito empolese non è prevista la rimozione del materiale pericoloso – si sottolinea –, ma solo una nuova copertura in Pvc del crinale".
L’Assemblea No Keu critica la scelta della Regione ritenendola poco sicura per la salute dei residenti: "Nonostante lo studio del dipartimento di scienze della terra dell’università di Pisa abbia accertato che il Keu non è inerte e che basta l’umidità dell’aria per trasformare il cromo trivalente nel cancerogeno cromo esavalente, le autorità preposte alla nostra salute scelgono la carta della speranza che niente succederà, che non si contamineranno terreni e acque – si legge in una nota –. Noi a questo gioco non ci stiamo".
La battaglia continua. "L’assenza di contaminazioni rilevata finora dai controlli condotti da Arpat (gli ultimi risultati che sono stati resi pubblici risalgono, peraltro, ad ottobre 2023) viene usata per mettere una pietra sopra alla rimozione del Keu dal territorio empolese – prosegue il documento – E se domani, dai controlli che ci auguriamo continueranno per i prossimi decenni, emergesse che le acque di falda sono contaminate? Noi pretendiamo la bonifica della strada 429". Un’assemblea molto partecipata nella quale i cittadini e le cittadine hanno manifestato con forza la contrarietà alla scelta della Regione.