REDAZIONE EMPOLI

La carica dei trecento per il Gonnelli. Cori e striscioni sotto la Metrocittà: "Più rispetto per i piccoli territori"

Genitori, alunni e insegnanti tra slogan e disegni colorati per opporsi all’accorpamento scolastico. I sindaci di Montaione e Gambassi: "Una protesta rumorosa e pacifica, in piazza un’intera comunità". .

La carica dei trecento per il Gonnelli. Cori e striscioni sotto la Metrocittà: "Più rispetto per i piccoli territori"

Genitori, alunni e insegnanti tra slogan e disegni colorati per opporsi all’accorpamento scolastico. I sindaci di Montaione e Gambassi: "Una protesta rumorosa e pacifica, in piazza un’intera comunità". .

Slogan contro l’accorpamento scolastico, scanditi anche dai giovanissimi, al ritmo del tamburello. Uno striscione eloquente: "Gonnelli autonomo". E una testimonial d’eccezione: anche Zia Caterina ha raggiunto via Cavour, porgendo la propria solidarietà ai manifestanti. Sono i tratti salienti del sit-in che le famiglie degli alunni, i docenti, il personale Ata e le amministrazioni comunali di Gambassi e Montaione hanno promosso ieri mattina a Firenze davanti alla sede della Città Metropolitana.

Circa 300 persone, inclusi i docenti, gli alunni e i due sindaci, hanno sfilato davanti a palazzo Medici Riccardi, per ribadire il "no" all’accorpamento dell’istituto comprensivo Gonnelli per "salvare" il Galileo e invitare la Metrocittà a rivedere l’attuale orientamento. Accanto ai sindaci Paolo Pomponi e Sergio Marzocchi c’era anche il vice sindaco di Montespertoli, Marco Pierini. "Questa battaglia riguarda tutto l’Empolese Valdelsa e tutti i Comuni più piccoli dell’area metropolitana – ha spiegato – non deve passare il messaggio che la grande città abbia sempre la meglio sui territori di confine: è questo il principio al quale facciamo riferimento. Siamo accanto al Gonnelli e ai Comuni di Gambassi e Montaione e continueremo a sostenerli in questa battaglia". Ma i protagonisti sono stati soprattutto i più giovani, alla prima vera esperienza in termini di manifestazione: hanno cantato e fatto un giro attorno al palazzo mettendo bene in mostra la scritta "Gonnelli" esposta su un cartoncino a forma di cuore che portavano al collo per sottolineare il legame con il "loro" istituto. "Per i ragazzi è stato un grande esempio di educazione civica: hanno ’sentito’ questa protesta insieme ai genitori e agli insegnanti per difendere un qualcosa che sentono come loro – ha commentato Valentina Marzocchi, rappresentante dei genitori - non si può premiare il ’prestigio’, non meritiamo l’accorpamento anche considerando i numeri. Penalizzare zone periferiche per difendere uno status non è accettabile. Abbiamo dato un esempio e un insegnamento ai nostri ragazzi". Un sit in trasversale anche a livello politico: a favore dei manifestanti si è schierato anche Marco Cordone, vice commissario provinciale della Lega: "La Metrocittà abbia rispetto dei piccoli comuni". Senza contare che l’accorpamento taglierebbe circa il 20% dell’attuale organico del Gonnelli, che conta circa 120 unità fra insegnanti (circa un centinaio) e personale Ata (una ventina). "Gli accorpamenti hanno ricadute negative anche sul piano occupazionale – ha confermato la dirigente scolastica Maria Antonia Lai – la manifestazione è stata voluta fortemente da genitori e dal personale, a confermare l’identità forte costruita in questi anni. E che sarebbe un peccato smantellare: penso che la scelta debba tenere conto anche di criteri logistici e organizzativi".

La rimostranza si è svolta peraltro non lontana dal Galilei e gli organizzatori avevano nei giorni scorsi esteso l’invito alla partecipazione anche all’istituto e alle famiglie fiorentine, ribadendo come non si trattasse di una protesta contro la scuola. "Una manifestazione ’rumorosa’, ma pacifica – hanno concluso Marzocchi e Pomponi – La lotta continua, non demordiamo: ci auguriamo che si arrivi a una soluzione condivisa, speriamo che la sindaca Funaro e i consiglieri si rendano conto che le 300 persone scese in piazza non rappresentavano solo una scuola, ma un’intera comunità".