La Casa della memoria. Affiorano i ricordi per regalare dolcezza

I pazienti della struttura di Montelupo Fiorentino hanno lavorato tutti insieme per preparare doni a tema da consegnare alle famiglie e ai nipotini.

Mani in pasta, impegno e creatività. Si sono messi ai fornelli durante il laboratorio di cucina di ieri per preparare biscotti a tema. La pasta frolla? Fatta sul momento. Dalla scelta degli ingredienti fino all’assaggio, la stimolazione cognitiva passa anche dalla tavola. Agata, Michela, Renzo e gli altri si stanno preparando ad Halloween da giorni. E’ l’altra festa, la loro. Quella vista con gli occhi degli anziani della Casa della Memoria di Montelupo Fiorentino, centro gestito da SintesiMinerva di Empoli che offre un sostegno importante a chi soffre di demenza senile, deficit cognitivo e Alzheimer. Dagli orti pensili della struttura, gli ospiti hanno raccolto le zucche piantate la scorsa estate. Si sono poi seduti intorno ad un tavolo per dare sfogo alle abilità manuali utilizzando materiali di recupero. Il risultato? Collage a forma di zucca (ognuno ha realizzato la sua) e decorazioni in lana che sono diventati simpatici ragnetti, fantasmini e gadget da regalare insieme ai dolcetti confezionati con amore, ai nipoti che li attendono a casa. Il cuore delle attività legate alle festività del momento, in questi giorni alla Casa della Memoria si è focalizzato su Halloween. Una parola sconosciuta per i nonni che frequentano i laboratori ricreativi, ma una festa più viva che mai nei ricordi di un tempo che fu.

Ricordi sbiaditi, confusi, chiusi nel cassetto della memoria. Ricordi che grazie alla stimolazione cognitiva e agli esercizi che incentivano l’orientamento spazio temporale, riaffiorano delicati.

Halloween e Ognissanti diventano occasione per stimolare le capacità manuali e cognitive incentivando la socialità ed il mantenimento dei rapporti con i propri familiari. "Abbiamo lavorato su narrazioni a tema - racconta l’educatrice Susanna Valenti - Ognuno ha scovato nella propria memoria, trovando un vissuto legato in qualche modo a questa ricorrenza. Visitare i propri cari al cimitero, preparare dolci in casa, lasciare lanterne sul balcone la vigilia di Ognissanti. Forse nessuno la chiamava Halloween, questa festa, ma non è così distante dalla loro esperienza di vita. Abbiamo persone originarie di varie parti di Italia, dalla Sicilia al Veneto; hanno ricordi legati ad una tradizione e ne parlano volentieri". Halloween è stato un argomento terapeutico, che ha accompagnato il gruppo di anziani nelle attività creative di questo periodo, coordinate da Domenica Costanzone e seguite da due animatrici, quattro Oss, un fisioterapista ed un musicista. Musica per ricordare: i nonni hanno ripercorso anche attraverso i canti popolari alcune usanze legate alle festività autunnali. Sono 45 gli iscritti e arrivano da tutto l’Empolese Valdelsa. L’età oscilla dai 65 ai 100 anni - Miranda ha raggiunto il secolo di vita - e ai laboratori partecipano circa 20 persone a volta. La musica, l’ortoterapia, la cucina, il disegno e la ceramica, l’attività motoria e l‘uso di nuove tecnologie servono a dare una risposta agli anziani fragili e alle loro famiglie. Favorire le relazioni interpersonali e prevenire il declino intellettivo attraverso i laboratori è una scommessa vincente. "La condivisone fa parte della stimolazione. I nonni trovano amicizie, riscoprono l’interesse a stare insieme". E così si combatte la solitudine che troppo spesso accompagna la malattia.

Ylenia Cecchetti