REDAZIONE EMPOLI

La comunicazione non è ostile. Un Manifesto con dieci regole

Le parole che servono alla scuola per comunicare in modo corretto e in modo efficace. CLASSE 1^ A SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI MONTESPERTOLI .

La comunicazione non è ostile. Un Manifesto con dieci regole

Il Manifesto della Comunicazione non ostile è un documento che propone dieci princìpi di stile utili a migliorare il comportamento di chi sta in Rete e, secondo noi, anche nella pratica, nel reale. Abbiamo infatti provato ad applicare le dieci indicazioni nella vita di tutti i giorni a scuola. Il Manifesto della comunicazione non ostile è, infatti, un impegno di responsabilità condivisa. E noi che facciamo parte della Rete di scuole "Senza Zaino" cerchiamo di mettere la responsabilità al primo posto nella vita di tutti i giorni.

Ma che cosa vuole ottenere il Manifesto? Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili in Rete. Cosa difficile perché internet è uno strumento potente che, alla nostra età, diventa non sempre facile da gestire. Il Manifesto è un impegno di responsabilità condivisa che favorisce comportamenti rispettosi e civili. Nel Manifesto possiamo trovare in tutto dieci principi di stile a cui ispirarsi per superare le differenze, oltrepassare i pregiudizi, abbattere i muri dell’incomprensione e migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete, ma anche comportamenti giusti da tenere nelle relazioni con gli altri a scuola, nella vita reale.

Grazie a un lavoro di partecipazione collettiva, il Manifesto è stato declinato per diversi ambiti. Per la politica, per la pubblica amministrazione, per le aziende, per l’infanzia, per lo sport, per la scienza e per l’inclusione e per la scuola, appunto. La struttura della comunicazione è costituita da un insieme di elementi. Questi definiscono ed espongono i principi e gli obiettivi di un movimento o di una corrente politica, religiosa o artistica. Il progetto del Manifesto della comunicazione non ostile è nato in particolare per arginare il sempre più dilagante fenomeno dell’hate speech, ossia l’incitamento all’odio tramite la Rete.

Un odio che è possibile sia divulgato anche nelle parole con cui ci esprimiamo verso gli altri quando li incontriamo nella vita reale. Il Manifesto è stato distribuito a tutte le scuole d’Italia con circolare ministeriale nella primavera del 2017 e presentato al mondo della scuola attraverso le iniziative dedicate alla formazione didattica, frutto di un protocollo d’intesa con il Miur (Ministero dell’istruzione dell’università e del merito).

Nella nostra scuola è stato subito accolto con grande interesse e affisso in ogni aula e spazio dedicato alla didattica. Nelle lezioni di educazione civica lo leggiamo e lo commentiamo spesso. Il primo principio lo teniamo sempre ben presente: virtuale è reale, dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona e quindi, anche nella vita reale, mi astengo da comportanti privi di stile.