"Siamo fortemente contrari a questa scelta perché porta all’allontanamento della dirigenza e della funzionalità del servizio che si vede ridimensionato, dopo le scelte scellerate del governo nazionale. E che rischia ulteriori peggioramenti. Si deve considerare che l’istituto aveva seguito le disposizioni nazionali fino a oggi, diventando ‘comprensivo’ per di più intercomunale". Questa la posizione della Conferenza Zonale dell’Empolese Valdelsa che tramite il presidente Alessio Mantellassi e la vicepresidente Emma Donnini, i sindaci Paolo Pomponi e Sergio Marzocchi e i rappresentanti dei Comuni dell’Unione ha espresso parere contrario all’indirizzo mostrato dalla Città Metropolitana in materia di dimensionamento scolastico. Il ribaltamento dei criteri che a oggi vedrebbero il Gonnelli principale candidato alla perdita dell’autonomia scolastica e salverebbero il liceo Galileo di Firenze non è piaciuto nemmeno negli altri Comuni dell’Unione. "Il taglio imposto sulle dirigenze dal governo ci colpisce e ci penalizza ed è una scelta sciagurata - proseguono i Comuni membri della Conferenza - il faro del taglio a tutti i costi diventa così principale rispetto a quello del servizio di qualità, a sostegno delle famiglie e delle aree periferiche. La Conferenza auspica che l’Empolese Valdelsa non venga trattato da periferia, ma possa veder tutelati i suoi servizi. Le amministrazioni locali hanno già annunciato che eserciteranno ogni mezzo per riaffermare l’indipendenza della scuola". Una diatriba che rischia di creare una frattura in seno ai dem. Anche per questo, forse, il capogruppo Pd in consiglio metropolitano, Nicola Armentano (nella foto), ha provato a lanciare un segnale di distensione su questo tema. "Siamo riusciti a dimezzare gli istituti che saranno accorpati, passando da due ad uno. Ci sentiamo di lanciare una sfida al centrodestra metropolitano, fiorentino ed empolese, che in più occasioni ha detto di voler contattare il governo. Ma al di là delle dichiarazioni verbali non si è vista nessuna azione concreta per aiutare le istituzioni locali in questa battaglia – ha detto Armentano - se il centrodestra saprà raggiungere lo stesso obiettivo che abbiamo raggiunto noi, nella Città Metropolitana di Firenze non ci sarà la necessità di accorpare alcun istituto. Ci domandiamo se in questi mesi qualcuno dell’opposizione sia andato dal ministro dell’istruzione". Un intervento chiuso con una replica al consigliere metropolitano di "Per Cambiare" Vittorio Picchianti. "La volontà del governo si era già manifestata un anno fa. Gli esponenti del centrodestra si svegliano ora? - ha detto Armentano - anche noi siamo preoccupati per il personale Ata e la segreteria scolastica. Lavoreremo per evitare ogni tipo di accorpamento nel nostro territorio metropolitano".
G.F.