REDAZIONE EMPOLI

La Costituzione e le canzoni parlano di pace

L’Italia si apre alle possibilità di auto-limitarsi nella propria sovranità per garantire la pace interna e tra gli Stati

L’articolo 11 della nostra Costituzione dice "l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli". Parlare di pace, allora, subito dopo la Seconda guerra mondiale, oltre che essere necessario e naturale, era di primaria importanza per ristabilire le basi di una società forte e piena di speranza. Ma in sintesi cosa ci dice? Che l’Italia rinuncia alla guerra contro gli altri popoli, sia come strumento di conquista che di offesa. Inoltre, pur essendo uno Stato indipendente e libero, si apre alle possibilità di auto-limitarsi nella propria sovranità per garantire la pace interna e tra gli Stati. Ci parla quindi soprattutto di pace, il cui simbolo è l’arcobaleno, che segna il ponte fra Dio e l’uomo.

Di pace parla anche una canzone che è diventata un manifesto contro la guerra: si tratta di Imagine di Jhon Lennon, composta nel 1971 e considerata dalla rivista Rolling Stones uno dei migliori brani di tutti i tempi: "Immagina un mondo migliore, dove non ci sono guerre, dove non ci sono divisioni tra paradiso e inferno, ricchi e poveri, giusto e sbagliato, buono e cattivo". L’artista arriva ad immaginare un mondo puro e ci incita a sognare. La canzone è stata interpretata dai maggiori artisti.