
La sindaca, Emma Donnini, ha proposto che i cinque tavoli tematici della Regione Toscana vengano convocati direttamente nei territori del distretto: «Le scelte devono essere prese ascoltando chi lavora e investe sul nostro territorio»
All’incontro erano presenti l’assessora regionale alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini e il direttore di Irpet Nicola Sciclone, i sindaci del comprensorio del cuoio, oltre ai rappresentanti dei sindacati Cgil e Uil e delle associazioni dei conciatori. E’ stato il consiglio comunale aperto sulla crisi della moda che si è tenuto a Fucecchio per fare il punto su un settore che è chiave per il nostro territorio. C’è voglia di unità nella politica per sostenere la filiera della moda. "Tutti gli intervenuti hanno convenuto sul fatto che quella che oggi chiamiamo crisi è ormai (purtroppo) – spiega Vittorio Picchianti (Fdi) una fase che dura da molto tempo e porta al suo interno tantissimi fattori endogeni, ma soprattutto esogeni sui quali non sempre è possibile intervenire".
"È importante che la politica vada avanti unita, ma che lo stesso facciano le parti datoriali e i lavoratori. La forza del nostro territorio è anche stata quella di vivere il contesto lavorativo come una missione da portare avanti tutti insieme, ognuno nel suo ruolo. Bene quindi le richieste che arrivano dai sindacati dei lavoratori e bene l’attenzione che si vorrà rivolgere a chi investe e rischia per creare lavoro. Ci associamo alla richiesta di trovare soluzioni strutturali per il futuro di un settore che dovrà sapersi reinventare per rispondere alle sfide future pur senza perdere la propria natura e la propria identità". Unità è invocata anche da Marco Cordone (Lega): "ll 91% dell’occupazione manifatturiera di Fucecchio è assorbito dalla moda e da questa crisi ne usciremo con l’impegno di tutti, a prescindere dall’appartenenza politica, imprenditoria, lavoratori, parti sociali e politica, tenendo comunque presente che le guerre bloccano l’esportazione causando anche l’alto costo delle materie prime". "Aziende, lavoratori e lavoratrici chiedono contezza di quanto messo in campo per chi oggi è in difficoltà, con una visione di lungo periodo per garantire la tenuta del settore. Fucecchio è stato il primo e unico comune a farlo – spiegano i consiglierei del Partito democratico e Orgoglio fucecchiese sottolineando il grande impegno della sindaca Donnini –. Vogliamo innanzitutto ringraziare imprenditori, sindacati, istituzioni, associazioni di categoria e cittadini per la loro partecipazione". Dal Pd anche una nota polemica: "Il Governo ha sottostimato questa crisi".