REDAZIONE EMPOLI

La favola di Gino Strada contro la guerra Le parole e il modo strano di usarle degli uomini

Poi il grande capo eliminò la parola guerra che aveva creato per sbaglio e non gli era mai piaciuta...

C’era una volta un pianeta chiamato Terra, anche se in realtà c’era più acqua che terra. Gli abitanti usavano le parole in modo strano. Parlavano di diritti (all’istruzione, alla salute…), ma per chi viveva senza scuole o ospedali questi diritti erano rovesci. Chiamavano missione di pace un’operazione di guerra... Tanta confusione che il mago Linguaggio appiccicò ad ogni parola un solo significato, cosicchè volessero dire sempre la stessa cosa. Ma gli uomini continuavano ad infischiarsene. Allora decise di dare loro una bella lezione! Una notte scombinò le cose. Gli alberghi divennero alberi; le macchine macchie. Le torte si ritrovarono tutte storte e nelle scuole gli alunni presenti risultarono serpenti. Poi eliminò la parola guerra, che aveva creato per sbaglio e non gli era mai piaciuta. Così il grande capo mentre dichiarava guerra, si interruppe e non se ne fece nulla. Trasformò i cannoni in cannoli. Allora chiesero al mago Linguaggio se poteva rimettere tutto a posto. "Va bene", rispose, "lo faccio ma solo se usate le parole col loro significato: diritti per tutti sennò sono privilegi, uguaglianza deve significare che tutti sono uguali e per la guerra...". La guerra... lo interruppero gli uomini... tienitela pure: è una parola di cui vogliamo fare a meno!.