CARLO BARONI
Cronaca

La moda e la crisi sotto i riflettori. Pelle e scarpe in trasferta a Milano. Fra incertezze e rischio dazi Usa

Il quadro del settore. Intanto il governo ha stanziato 15 milioni di euro per sostenere i distretti in difficoltà

Martedì 25, mercoledì 26, giovedì 27 febbraio Lineapelle Milano celebra a Fiera Milano Rho la sua edizione numero 105 ospitando oltre 1100 espositori proponendo la consueta, ricchissima agenda di eventi

Martedì 25, mercoledì 26, giovedì 27 febbraio Lineapelle Milano celebra a Fiera Milano Rho la sua edizione numero 105 ospitando oltre 1100 espositori proponendo la consueta, ricchissima agenda di eventi

La pelle e la crisi. Sono giorni d’attesa per quello che diranno i prossimi appuntamenti fieristici. Mancano pochi gironi a Lineapelle, Micam e Mipel, gli eventi milanesi, quest’anno saranno cruciali più di sempre. Il settore moda è sbarcato nel 2025 portandosi dietro tutte le criticità di un anno difficilissimo, con il lavoro a ranghi ridotti, la cassa integrazione alle stelle, posti di lavoro in bilico e tante incertezze. Un quadro che preoccupa a tutti i livelli. Non a caso – come reso noto nei giorni scorsi dal deputato di Fratelli d’Italia Chiara La Porta – ci sono 15 milioni di euro, previsti nel decreto attuativo firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, insieme a quello dell’economia e delle finanze e a quello dell’ambiente e della sicurezza energetica, destinati alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e riciclate e della concia della pelli. Un quadro, quello della moda, sul sul quale aleggia a che lo spauracchio dei dazi di Trump che sarebbero un problema in più. Per le aziende che esportano negli Usa l’aumento dei dazi potrebbe tradursi in prezzi più elevati per i consumatori americani, riducendo la domanda di prodotti Made in Italy. Inoltre, le piccole e medie imprese locali potrebbero trovarsi costrette ad assorbire parte dei costi aggiuntivi, comprimendo i margini di profitto. Questo non farebbe altro che acuire le già grandi difficoltà.

Incognite, queste, che arrivano proprio mentre la pelle è entrate nel vivo, appunto, della stagione fieristica. Il network Lineapelle ha fatto tappa a Londra e a New York: esponendo quindi i campionari sul mercato americano, determinante per il Made in Italy e da poco con un nuovo presidente a cui tutto il mondo guarda per capire come potrebbero cambiare una lunga serie di equilibri economici e geopolitici. Ora Lineapelle si sposta a Milano (27-27 febbraio). E anche le calzature e la pelletteria, proprio a Milano, saranno invece alla prova delle rispettive fiere, Micam e Mipel. Decine le aziende fucecchiesi – terra di concerie, calzaturifici e pelletterie – che si divideranno nelle fiere. In particolare a Lineapelle andrà in scena anche un progetto espositivo che punta a valorizzare la carica innovativa di concerie e produttori di materiali nell’ambito dell’arredamento di interni che può essere un ulteriore segmento di sviluppo per il settore.

Carlo Baroni