ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

La morte di Lorenzo. Al via nuove indagini sullo schianto in Sr429. La svolta dopo due anni

Il 26enne De Luca perse la vita finendo giù dal ponte a Petrazzi. Il fascicolo per omicidio colposo contro ignoti fu archiviato. La famiglia presenta un’altra perizia: la procura riapre il caso

Lorenzo De Luca morì a 26 anni

Lorenzo De Luca morì a 26 anni

Empoli, 31 agosto 2024 – Una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore degli empolesi che tanto lo amavano. La morte di Lorenzo De Luca è stata una tragedia immensa che adesso torna centrale con un ’colpo di scena’ della Giustizia: dopo oltre due anni da quel terribile incidente è stato aperto un nuovo fascicolo alla Procura della Repubblica di Firenze. Il tratto di strada della Sr429, tra Certaldo e Castelfiorentino, lungo il quale il 26enne perse la vita è stato posto sotto sequestro preventivo in via urgente per "nuovi accertamenti” (con variazioni alla viabilità con senso unico alternato almeno per un mese). Il decreto è stato emesso il 29 agosto dal sostituto procuratore Francesco Sottosanti e potrebbe aprire nuovi scenari d’indagine. O almeno questo è quanto si augura la famiglia della vittima.

Sotto la lente la corsia di marcia adiacente al muro di contenimento del ponte di via Ciurini contro il quale si schiantò il giovane precipitando nel vuoto per un paio di metri. E così oggi il nastro si riavvolge e il pensiero corre a quella maledetta notte.

Erano le 5.30 del 28 giugno del 2022, Lorenzo De Luca stava rientrando a casa dal lavoro quando sbandò andando a sbattere contro il parapetto del ponticello: il suo furgoncino finì la propria corsa giù nel fosso. A dare l’allarme fu un camionista di passaggio. L’arrivo sul posto del personale sanitario e dei vigili del fuoco fu immediato, ma ogni tentativo di soccorso si rivelò vano. Agli operatori non restò che il tremendo compito di recuperare la salma e trasferirla a Medicina legale a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli approfondimenti del caso. La notizia fece sprofondare la comunità nell’angoscia più nera. Lorenzo – che viveva a Empoli nella zona di viale Boccaccio e lavorava per le Ferrovie dello Stato – era un ragazzo molto apprezzato e conosciuto anche come calciatore e, in generale, per la sua passione sportiva.

In centinaia allora si strinsero in un abbraccio attorno ai genitori e al fratello. Quella famiglia che non ha mai dimenticato e che anzi ha continuato, mese dopo mese, a lottare per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente affidandosi all’assistenza dell’avvocato Nicola Melani, dello Studio legale associato Melani-Grazzini, in un percorso affatto semplice. Subito dopo il sinistro, i rilievi irripetibili e gli esami sulla salma che esclusero qualsiasi tipo di alterazione fisica. Il fascicolo aperto per omicidio colposo contro ignoti alla fine venne archiviato dopo una breve istruttoria. Ma per i De Luca erano ancora troppi gli interrogativi aperti. Quindi la decisione di effettuare una nuova perizia di parte nella speranza di fare chiarezza e rintracciare eventuali responsabilità. L’attenzione del tecnico ingaggiato dalla famiglia si concentra sulla "condizione della strada".

Ed è proprio in questo momento che sembra accadere qualcosa. Un nuovo input, nuovi elementi che avrebbero portato al decreto di sequestro della corsia ’incriminata’ dopo l’apertura quindi di un secondo fascicolo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Nel mirino degli investigatori, da quanto appreso, ci potrebbero essere le misure di protezione della Sr429: dalla segnaletica al guard rail, fino al parapetto. Quel tratto di strada era abbastanza sicuro? Lorenzo avrebbe potuto salvarsi? Domande pesanti come macigni per le quali genitori e fratello vorrebbero risposte certe.