REDAZIONE EMPOLI

La morte di Villani, uno dei padri dell’Irsoo

A Vinci in tanti ricordano il ruolo del professore, tra coloro che hanno contribuito a fare della città del Genio un riferimento per l’ottica

Si è spento ieri mattina, nella sua casa a Pescia dove abitava da qualche tempo, il professor Sergio Villani (terzo da sinistra nella foto), luminare dell’optometria e tra i protagonisti principali dell’affermazione dell’Istituto Superiore di Optometria "Vasco Ronchi" di Vinci.

La città di Leonardo è quella a cui ha legato la sua vita. Aveva 87 anni: era nato nel 1934 a Livorno. Vinci lo ricorderà come merita, perché in poco più di mezzo secolo l’Istituto di Optometria (oggi Irsoo) ha raggiunto traguardi di livello mondiale. Il professor Villani era stato allievo di Vasco Ronchi, poi in pratica insieme hanno dato la spinta definitiva all’istituto che proprio in questi giorni ha avviato ulteriori corsi di formazione continua. Spinta verso un crescente successo: nel 2020, pur in un anno come sappiamo complicato a causa della pandemia, l’Irsoo di Vinci ha compiuto i 50 anni.

Le prime attività di formazione sono datate all’estate 1970. Ma per capire come ci si era arrivati, occorre risalire all’anno precedente, il 1969: ad Arcetri, la celeberrima collina a sud di Firenze sede dell’Osservatorio Astrofisico nazionale e che rimanda anche alla memoria di Galileo Galilei, si svolse il "Corso di perfezionamento per ottici (optometria)", cioè il primo corso italiano di optometria, tenuto da importanti professori tra i quali figurava proprio Sergio Villani. L’anno successivo il corso venne trasferito a Vinci come "Corso di Optometria". In poco tempo, dall’estate all’autunno del ’70, si riuscì ad organizzare la scuola che poi aprì in via ufficiale e prese il nome di nome di "Istituto Superiore di Optometria Vasco Ronchi".

Sorse così la prima scuola italiana di ottica, optometria e contattologia, e dunque si può ben dire che il professor Villani è stato tra i fondatori, e così viene ricordato a Vinci. Tra i fondatori e non solo: tra gli anni ’70 ed ’80 abbiamo la crescita esponenziale dell’istituto come allievi e notorietà, e i protagonisti di questa forte evoluzione sono Vasco Ronchi, Eddo Bartoli e ancora Sergio Villani. Uomo, questi, di enorme spessore culturale e di rara umanità - così quanto si diceva ieri a Vinci - al quale gli allievi si affezionavano. Allievi che oggi proseguono come formatori sulla strada tracciata da Ronchi e dal professor Sergio Villani. Il riconoscimento più bello.

Andrea Ciappi