La partita che riguarda il futuro della Multiutility, non poteva non essere una delle questioni che agitano il dibattito politico locale, e non solo. Nel nostro caso, anche perché l’idea, circa tre decenni fa, nacque (senza suggestioni di Borsa) lungo questo pezzo dell’Arno, quando Empoli e la sua zona furono la punta di diamante del progetto della holding regionale dei servizi, coinvolgendo Firenze, Prato, Pistoia e in parte Pisa. Ma oltre alle grandi idee ci sono anche i campanili: ben presto la proposta si sfilacciò, anche per problemi sollevati dai pratesi, lasciando una serie di società in cui, comunque, si era superato il concetto del campanile e anche quello della provincia. Dopo un po’ di anni in molti si sono resi conto che era necessario uno sforzo per dare il via a un’impresa che poteva diventare un acceleratore di opportunità.
Come spesso succede, però, i problemi, oltre a concretizzarsi in chi ha il ruolo più importante, sono posti da un aspetto essenziale per qualsiasi impresa: i finanziamenti per le attività che permettono uno sviluppo dell’azienda. Di qui l’idea dello sbarco in Borsa, che ha suscitato polemiche da molte parti.
Ora il segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi, ha praticamente tolto di mezzo questa possibilità, imponendo un balzo in avanti all’idea della Multiutility, prospettiva, vista con grande favore dalla federazione del Pd dell’Empolese Valdelsa. "Condividiamo sia nel merito che per la tempistica quanto affermato da Fossi – dice Jacopo Mazzantini, segretario della federazione -. Come Pd siamo stati fin dall’inizio promotori e sostenitori della Multiutility, ossia dell’idea di una holding toscana dei servizi pubblici locali, controllata e guidata dai Comuni, che si ponesse l’obiettivo di superare l’attuale frammentazione regionale, con un soggetto industriale forte, capace di competere con le altre grandi holding dei servizi pubblici locali del Paese, per aumentare la capacità di investimento delle aziende e contenere il costo delle bollette, mettendo al centro i principi e i valori dell’economia circolare. Quanto alla discussione sulle forme di finanziamento della Multiutility e, segnatamente, rispetto al ricorso alla Borsa o a misure alternative, abbiamo apprezzato già mesi fa la posizione del partito regionale e del segretario Fossi di un sostegno convinto al progetto dell’azienda con l’obiettivo di allargarne il perimetro verso la dimensione regionale e di approfondire il tema della borsa e del finanziamento della Multiutility più in generale. La nuova presa di posizione del partito regionale permette alla segreteria di esprimere una posizione da portare poi alla discussione dell’assemblea territoriale del partito (a settembre, ndr), ritenendo si sia trattato di un passaggio utile, perché chiarificatore, consentendo al Pd nel dibattito pubblico di parlare nuovamente con una voce sola ben definita".
Mazzantini aggiunge poi anche un’altra valutazione: "Tutto ciò fornisce la migliore risposta possibile a coloro che nella recente campagna elettorale avevano tacciato l’approfondimento politico sulla Borsa interna al Pd quale mera tattica pre-elettorale volta a essere sconfessata un minuto dopo il voto". Infine un accenno al futuro. "Da parte nostra, ci siamo adoperati fin dall’inizio per svolgere quel ruolo di ’cerniera’ che ci è proprio, in termini di raccordo e mediazione politica e tra territori e intendiamo proseguire in tal senso".