I numeri raccontano la crisi. Il calzaturiero nel primo semestre vede l’export con valore in calo del -21,3%. Ma non solo. Il numero di imprese attive scende e il numero degli addetti anche. Per quanto riguarda le ore di Cassa integrazione guadagni autorizzate da Inps nella prima metà dell’anno per le imprese della filiera pelle, si registra un aumento del +222,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. "La congiuntura negativa sta avendo forti ripercussioni sui ritmi produttivi delle aziende, che hanno amplificato il ricorso alla cassa integrazione – ha spiegato Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici – . Crescono inoltre i saldi negativi nel numero di addetti ed imprese attive rispetto allo scorso dicembre". E di previsioni positive al momento non ce ne sono: le attese degli operatori per la seconda parte dell’anno escludono grandi miglioramenti nel breve periodo. Un affanno che è ragione di grande allarme nel nostro distretto tutto vocato alla moda in pelle in questi giorni sotto i riflettori a Milano.
Tutte le espressioni della creatività e le eccellenze del mondo della scarpa sono riunite a FieraMilano. L’edizione 2024 (che chiude oggi) punta a dare valore alla filiera attraverso numerose iniziative, una rinnovata attenzione ai giovani, più spazi per valorizzare la creatività a trecentosessanta gradi. Con 932 brand, di cui 475 italiani e 457 internazionali, Micam si pone, ancora una volta, come piattaforma unica al mondo per la scoperta delle nuove tendenze e delle nuove tecnologie. Occhi puntato sulla Cina. L’industria calzaturiera cinese sta rivolgendo la propria attenzione ad una produzione di qualità più alta, investendo su design e tecnologia. La Cina intende rivolgersi al mercato europeo di medio livello, ma anche promuovere opportunità di sviluppo bilaterale Italia-Cina. Strategico questo passaggio, per la scarpa, ma anche per pelle, cuoio e pelletteria. Oggi apre Lineapelle che chiude giovedì. Fra gli oltre mille espositori concerie, produttori di accessori, componenti, tessuti e materiali sintetici. In mostra le nuove tendenze con un ricco programma di eventi e progetti. Circa 200 le aziende dal Comprensorio. Tutte con lo sguardo puntato sui mercati che, per la filiera della moda, parlano di crisi profonda da alcuni mesi con ripercussioni che già si fanno sentire sull’occupazione.
Carlo Baroni