REDAZIONE EMPOLI

La perla di Pellegri spezza il digiuno. E il Como sbatte sul muro azzurro. Ecco un altro balzo per la salvezza

Primo tempo senza particolari occasioni, poi l’attaccante (schierato titolare a sorpresa) stappa la partita. Gli azzurri vincono con merito nonostante le assenze e il turnover. Superata anche la Roma in classifica. .

La perla di Pellegri spezza il digiuno. E il Como sbatte sul muro azzurro. Ecco un altro balzo per la salvezza

L’esultanza di gruppo dopo la rete di Pietro Pellegri; sotto Emmanuel Gyasi in azione palla al piede (Gasperini/FotoGermogli)

di Simone Cioni

Tre punti fondamentali quelli che porta a casa l’Empoli dallo scontro diretto casalingo con il Como. In un colpo solo gli azzurri sfatano il tabù Castellani-Computer Gross Arena per quanto riguarda le reti segnate, centrano la prima vittoria interna in campionato e fanno loro un altro scontro diretto dopo quello di Cagliari salendo a quota 14 punti e raggiungendo l’undicesimo posto in classifica (superata anche la Roma). Il modo migliore, insomma, per avvicinarsi ad un’altra sfida chiave nella corsa alla salvezza come quella di venerdì prossimo al Via del Mare di Lecce. Il tutto in un momento in cui D’Aversa deve fare i conti con una lunga serie di infortuni. L’ultimo è Fazzini. Il fantasista viareggino ieri era in tribuna in stampelle dopo un problema muscolare accusato nella rifinitura di giovedì. Nei prossimi giorni si sottoporrà a degli esami per capire l’entità dell’infortunio, ma di sicuro non ci sarà a Lecce. Alla luce di queste assenze e del prossimo match tra pochi giorni, D’Aversa rivoluziona centrocampo e attacco inserendo Haas ed Henderson in mezzo al campo e Pellegri davanti al posto di Colombo.

Dietro invece lo squalificato Goglichidze viene sostituito dall’esperto De Sciglio. A differenza di quanto visto finora stavolta il primissimo approccio degli azzurri non è così attento e sicuro. Nel giro di cinque minuti Belotti ha due chance per colpire, la prima clamorosa quando solo soletto non trova la palla all’altezza del dischetto su invito di Fadera. Poi la squadra si ricompatta e torna a giocare con calma e serenità, anche se la partita non decolla.

D’altra parte la posta in palio è alta e nella prima frazione le due squadre danno più che altro l’impressione di studiarsi, preoccupandosi maggiormente di non sbagliare. Ne viene fuori una partita sporca e abbastanza soporifera che si trascina all’intervallo senza particolari sussulti. L’Empoli ha comunque un paio di buone chances, ma sia Gyasi che Solbakken preferiscono mettere un pallone in mezzo all’area anziché provare la conclusione, da posizione sì leggermente defilata, ma comunque favorevole.

Di tutt’altro piglio l’inizio di ripresa degli azzurri, che infatti dopo appena due minuti la sbloccano con Pellegri, bravo a credere su una seconda palla dopo un errore a mezzo tra Moreno e Barba, per inserirsi in area e scarica un potente diagonale su cui Reina non può nulla. La reazione della squadra di Fabregas, con tanti cambi a sua volta un po’ per scelta un po’ obbligati, è in un tiro di Fadera respinto da Vasquez, ma l’azione è stata poi fermata per fuorigioco.

Una volta in vantaggio, invece, l’Empoli si è liberato mentalmente arrivando in più di una circostanza in maniera pericolosa dalle parti di Reina, bravo in uscita al 54’ su Gyasi e distendendosi in corner al 67’ su Maleh. Il neo entrato Colombo ci prova due volte dal vertice di destra con il sinistro a girare, la palla esce di poco. L’occasione più ghiotta capita però a Ekong, entrato per uno stremato Pellegri, che solo davanti al portiere riesce ad evitarlo allungandosi però troppo la palla che poi non riesce a mantenere sul terreno di gioco.