
La recinzione è abusiva
Abusi edilizi in area vincolata e di rispetto idraulico. A Montaione i carabinieri forestali hanno denunciato il proprietario di un’area riservata alla raccolta dei tartufi. Il reato? L’uomo ha recintato l’appezzamento di terra senza essere in possesso di un’autorizzazione paesaggistica e idraulica. A fare la scoperta sono stati, appunto, i militari della stazione carabinieri forestale di Empoli durante una serie di verifiche effettuate nel Comune di Montaione. I carabinieri hanno eseguito diversi sopralluoghi, accertando che due delle aree visitate erano state adibite a fondo chiuso, includendo però anche il borro di Vallibonci e un tratto di un altro borro sempre iscritto al reticolo idrografico regionale nel Comune di Montaione. Il fondo chiuso è stato delimitato da recinzioni dotate di cartelli che segnalano, oltre alla raccolta riservata dei tartufi, anche bestiame al pascolo e aree sottoposte a videosorveglianza.
Le zone recintate si trovano nel bosco, con corsi d’acqua classificati come acque pubbliche. Quindi, per recintarlle il proprietario avrebbe dovuto mostrare l’autorizzazione. Dalle verifiche condotte con l’utilizzo di gps, della tecnologia necessaria ed incrociando i dati amministrativi, è stata appurata la non conformità del recinto.