REDAZIONE EMPOLI

"La sfida che ci attende è collettiva". Allo studio soluzioni anti-emergenza

L’assessore Viviani: "La comunità educante deve prendersi cura dei giovani"

L’assessore Viviani: "La comunità educante deve prendersi cura dei giovani"

L’assessore Viviani: "La comunità educante deve prendersi cura dei giovani"

MONTELUPO FIORENTINO

Un investimento da 70mila euro appena annunciato per potenziare il sistema di videosorveglianza nelle aree sensibili. È uno strumento che ha già consentito alle forze dell’ordine di individuare alcuni dei responsabili degli atti vandalici segnalati a Montelupo Fiorentino. Occhi elettronici come deterrente ma non solo. Una misura che da sola non può e non deve bastare. "La sfida è collettiva - dichiara l’assessora alle politiche giovanili, Aglaia Viviani (nella foto) commentando la chiusura anticipata de Il Progresso - Il fenomeno non riguarda esclusivamente Montelupo; ma qui di certo non ci eravamo abituati. Il Circolo non è solo e non va lasciato solo. La soluzione? Non sta nell’individuazione e nell’isolamento di certi elementi di disturbo. È necessario una sguardo più ampio". In merito, l’amministrazione comunale ha appena lanciato un’indagine per intercettare la condizione dei giovani. "Indaghiamo sui problemi, le necessità, chiedendo come si sentono - va avanti Viviani - Ieri all’unanimità è passata in Consiglio la mozione per la costituzione di un tavolo, una consulta, un luogo dove la comunità tutta fatta di genitori, scuola, mondo dell’associazionismo, possa farsi carico dei giovani, elaborando strategie comuni per affrontare l’emergenza".

La casa del popolo, lo dice la parola stessa, è di tutti. Un luogo nevralgico di aggregazione "che va presidiato e frequentato affinché non diventi rifugio di chi non ha rifugio. La chiusura, più che a una reale percezione di pericolo, risponde ad un desiderio di farsi sentire, lanciare un messaggio". Mentre vanno avanti al Circolo i corsi di yoga, il club del libro, il club fotografico, i più anziani che magari a casa non hanno nessuno che li aspetta, non prendono bene la notizia della chiusura serale. "Qui la comunità, malgrado tutto regge ancora - ecco l’appello dell’assessora - Allora è doveroso interrogarsi su cosa fare, al di là di reprimere. La comunità educante, quella a cui aspiriamo, deve farsi carico di quello che succede, prendersi cura delle giovani generazioni. I ragazzi vanno cresciuti con gli esempi ma anche mediante un’assunzione di responsabilità collettiva". Ylenia Cecchetti