La sfida di Fontanella: "Vogliamo rinascere partendo dalle origini". E da una barbabietola...

La Casa del Popolo sceglie il simbolo della sua epoca d’oro "C’è bisogno di lavorare alla riqualificazione dell’intera frazione". Uno sguardo critico alla politica dopo una campagna dai toni accesi.

La sfida di Fontanella: "Vogliamo rinascere partendo dalle origini". E da una barbabietola...

La sfida di Fontanella: "Vogliamo rinascere partendo dalle origini". E da una barbabietola...

di Ylenia Cecchetti

Il tetto appena rifatto, la facciata ritinteggiata di un arancione acceso, come fosse un semaforo lampeggiante. "Rallentare e fare attenzione". L’invito è proprio questo: fermarsi e guardare. Il circolo Arci di Fontanella a Empoli cambia volto, si rifà il look e nel murale – che sarà inaugurato domani (domenica 30 giugno, ndr) alle 19 – racconta una storia, la sua. L’idea delle artiste (Lisa Gelli e Sara Panicci che per la prima volta lavorano insieme) è intrecciare passato e presente, invitare le persone a vivere il paese, riqualificarlo. Ma anche lanciare un sos. "Non spegniamo i riflettori sulle periferie". Vernice e colore, sei giorni di lavoro e un tema: lo zuccherificio di Granaiolo (al confine tra i comuni di Empoli e Castelfiorentino) simbolo di un’epoca d’oro che non c’è più. "Bisogna provare a ridisegnare un futuro. Per la frazione e per il circolo". Ci crede fermamente la presidente Monica Boldrini (il suo nome era in lista a supporto di Mantellassi in una frazione sensibile, bersagliata dalla questione raddoppio ferroviario, dove non a caso è stato il candidato delle forze di sinistra e del Movimento 5 Stelle ad avere la meglio).

"Inauguriamo il murale lanciando domani una iniziativa inedita. Si chiama ’Riqualifichiamo la Casa del Popolo di Fontanella’ e ha lo scopo di portare vita, colore, nuova linfa e nuove energie al nostro circolo. Siamo appena cinque a coordinare le attività, servirebbero almeno dieci volontari. Non c’è più chi dà una mano. C’è bisogno di richiamare giovani, famiglie, bambini, pensionati. E a questo scopo proponiamo tante attività adatte a tutti". Alle 17, via con le dimostrazioni delle tecniche di lavorazione a mano dell’argilla. Alle 20 cena a buffet e tombola e alle 22,30 la spettacolare apertura del forno in fibra ceramica curata dall’Unione delle Fornaci della Terracotta di Samminiatello.

L’appuntamento è in via Senese Romana, là dove nel ’57 nasceva il circolo. Siamo al civico 452. "Lo zuccherificio che abbiamo scelto come tema del murale – spiega il vice presidente Alviero Frangioni – nacque nel 1899 e chiuse con la sua ultima campagna nel 1971. Dava lavoro a più di 150 persone. Fontanella in quegli anni veniva chiamata la ‘piccola Parigi’. C’erano botteghe, tante attività artigianali. L’economia era fiorente. Trasporti, banca, posta. Tutto quello che ora non c’è più. La frazione si sta svuotando di servizi e di negozi. È un sos quello che lanciamo. Che non sparisca anche quel poco che è rimasto".

Il cantiere per il raddoppio non aiuterà. Gran parte delle campagne erano coltivate a barbabietola, irrigate dall’Elsa. Pare che lo zucchero di Granaiolo fosse preferito anche dallo Stato Vaticano. "Ne è rimasto un monumento industriale decadente ma intoccabile – racconta Frangioni –. Il rudere con la ciminiera è stato bonificato, ma cade a pezzi. E’ il nostro simbolo. Solo che noi ci vogliamo rialzare. Dire che ci siamo". La donna raffigurata nel murale riposa all’ombra di una barbabietola gigante. "Germoglierà un fiore simbolo di rinascita, di futuro per il paese e per lo spazio abbandonato che merita una seconda opportunità", dicono le artiste.

Settant’anni di vita iniziano a pesare, ecco che nasce l’esigenza di un restyling per il circolo che festeggerà domani la sua nuova facciata. "Anche i contenuti dovranno rinnovarsi – aggiunge un socio togliendosi qualche sassolino dalla scarpa –. Siamo reduci da una campagna elettorale accesa. Abbiamo dovuto raccogliere i coriandoli per ricomporre i manifesti del candidato Mantellassi e questo già prima del ballottaggio. È stato corretto, un signore rispetto a certi sostenitori di altri candidati. A differenza di molti non ha mai dato adito a polemiche o risposto alle provocazioni".