BRUNO BERTI
Cronaca

La sfida per Fucecchio Il Pd pensa a Donnini Cordone per la Lega FdI propone Picchianti

Sono già avviate le consultazioni per scegliere i candidati. La città è quella che nell’Unione è meno favorevole alla sinistra. Il centrodestra si sente forte del risultato delle politiche 2022.

La sfida per Fucecchio Il Pd pensa a Donnini Cordone per la Lega FdI propone Picchianti

di Bruno Berti

Il secondo comune per abitanti della nostra zona, Fucecchio è storicamente un po’ avaro nei confronti della sinistra. Già ai tempi della prima Repubblica, la città era quella in cui il Pci aveva meno iscritti, e non solo rispetto a realtà comunali della stessa grandezza: anche i comuni più piccoli spesso lo superavano. A Fucecchio negli anni del primo centrosinistra, quello con Dc e Psi, accadeva che il sindaco non fosse di ‘marca’ Pci. Poi, le cose cambiarono, e rimasero favorevoli al centrosinistra anche con il Pd. Per le amministrative di giugno 2024, le forze del centrodestra non nascondono il sogno, e qualcosa di più, di insediare un loro candidato in municipio. Alle politiche del 2022, che hanno portato al governo a trazione meloniana, il centrodestra ha ottenuto il 47,09%, con uno squillante 32,17 di FdI, mentre il centrosinistra si è fermato al 29,92% con il Pd al 24,1. Giusto per memoria, comunque, è interessante ricordare che alle europee del 2019, quando c’erano le amministrative e le europee nello stesso giorno, gli elettori votarono a favore del centrodestra per Bruxelles e per la conferma del sindaco Alessio Spinelli, centrosinistra, alle comunali. Nel 2014 fu eletto con il 60,61% dei suffragi, seguito, a distanza da Simone Testai, centrodestra, con il 20,30%, nel 2019, ebbe il 59,46% dei voti, battendo Sabrina Ramello, centrodestra, che arrivò al 27,08%. Adesso, in vista delle comunali del 2024, sul fronte centrosinistra c’è la mossa di Emma Donnini, vicesindaco e assessore a scuola, politiche giovanili e lavoro, che si è detta disponibile a candidarsi. C’è da dire che al momento in casa Pd ufficialmente non è stato avviato un percorso per individuare un candidato. L’impressione è che si verificheranno anche altre disponibilità: certo è che Donnini è già ai blocchi di partenza. Alla base dei confronti che i ‘dem’ avvieranno al più presto c’è la consapevolezza che serve un nome forte, senza dimenticare l’esigenza di dare una risposta alla novità espressa dal congresso del partito che ha eletto Schlein.

Sul fronte centrodestra, si parla di due possibili opzioni per la candidatura: un esponente della Lega e uno di FdI. La sezione della Lega, guidata da Marco Cordone, facendosi forte dell’impegno assiduo in consiglio comunale, avanza, in accordo con i vertici provinciali del partito, la candidatura dello stesso Cordone a sindaco. I leghisti ribadiscono lealtà alla coalizione e dicono che prima di un candidato serve un programma. Comunque i dirigenti leghisti una proposta ce l’hanno già, quella di Cordone. In casa FdI partono dal risultato delle politiche, oltre il 32%, e dicono di aver già sottoposto agli alleati, FI e Lega e forze civiche, il nome del coordinatore comunale Vittorio Picchianti come candidato. "Confidiamo -dicono a FdI - che il dialogo intrapreso con i partiti della coalizione possa portare, a settembre, a un nome unitario" per dare il via a una serie di iniziative. Il coordinatore di zona di FdI, Federico Pavese, è fiducioso e ricorda che con Picchianti ci sono, impegnati nel direttivo comunale, Valentina Carmignani, Fabio Calugi, Luca Borgioli, Luca Maltinti e Fiorenzo Turchetti.

(11 – fine).