Tre anni fa si è operata per l’asportazione di un tumore e periodicamente, per almeno cinque anni, si deve sottoporre a controlli programmati che richiedono una visita e una tac. Il prossimo appuntamento di follow up è previsto fra sei mesi, ma a quella data la signora Franca Becucci, 61 anni di Limite sull’Arno, non potrà presentarsi con l’esito dell’esame radiologico perché per farlo dovrà aspettare fino al 2023. La donna ha provato a prendere appuntamento tramite il cup aziendale, ma la risposta che ha ricevuto l’ha letteralmente spiazzata.
"L’operatore mi ha detto molto chiaramente che per ottobre prossimo non c’era un posto utile né a Empoli né in tutta la provincia fiorentina. Se volevo potevo fissare la tac a gennaio del prossimo anno. Ma io - sottolinea la signora - la visita di controllo ce l’ho fra sei mesi, e dato che sono all’interno di un percorso di follow up oncologico non posso, né voglio, rinviare controlli e visite. Anche perché – aggiunge - Durante l’ultima vista effettuata nei primi giorni di aprile l’esito non è stato del tutto positivo. E adesso sono un po’ preoccupata". Dato anche il risultato dell’ultimo accertamento, la signora Becucci ha subito cercato di fissare la tac altrove. "Mi sono informata anche sulla provincia di Livorno e negli istituti sanitari pistoiesi convenzionati – spiega – In nessuno caso però ho trovato posto per la data che mi occorreva. In più di un istituto mi hanno spiegato che hanno tagliato le prestazioni perché non hanno più budget pubblico".
A questo punto alla limitese non resterà che rivolgersi a una clinica privata. "Quella che devo fare è una tac con metodo di contrasto e non ha certo un prezzo economico se decido di farla privatamente", sottolinea la donna, che fa notare anche un’altra cosa. "Fino a poco tempo fa ogni volta che facevo una visita di controllo mi venivano prescritti e programmati gli esami successivi. Dall’ultimo controllo pare che sia cambiato approccio. In pratica – spiega - mi è stato detto di tornare fra sei mesi, ma per tutto il resto devo sbrigarmela da sola. Sono io che devo preoccuparmi di prendere l’appuntamento per la tac e presentarmi al prossimo controllo con l’esito dell’esame eseguito. Ma come si fa – conclude la donna amareggiata - a dire che la sanità toscana è un’eccellenza quando lascia i suoi pazienti oncologici soli alle prese con esami da fissare per i quali non si trova neppure disponibilità?".
I.P.