Sono 60 i circoli Arci nell’Empolese Valdelsa, tutti alle prese con le pesanti misure di contenimento che vanno avanti da ottobre e che per certi versi li considerano diversamente anche rispetto ai semplici bar, almeno per quanto riguarda l’attività di somministrazione. Perché se è vero che i locali, in zona gialla, possono far consumare i clienti all’interno dalle 5 alle 18, per quanto riguarda i circoli quest’attività continua ad essere vietata. E sarebbe vietato pure il servizio di asporto, particolare sorprendente se pensiamo che agli altri questo viene consentito anche in zone di colore più scuro. I circoli sono però considerati prima di tutto come attività di aggregazione sociale, vietate per decreto. Ma un’ordinanza della Regione Toscana consente di effettuare l’asporto, un palliativo che in alcuni casi serve a mitigare le perdite (soprattutto per chi affianca al bar anche il servizio di pizzeria), mentre in altri ha un effetto praticamente nullo. Sul nostro territorio, come accennato, i circoli sono una sessantina: il comune che ne ha di più è quello di Empoli, dove c’è una casa del Popolo in ogni frazione (14 in totale), mentre al secondo posto, con 8 circoli, si colloca Montespertoli. All’ultimo troviamo Montaione, che ha soltanto una struttura in centro.
CronacaLa terra dell’Arci Sessanta sedi nell’Empolese Valdelsa