La tragedia in cordata. Precipita dalla parete e muore a soli 34 anni. In salvo la fidanzata

Daniele Pacini, alpinista esperto, era in vacanza in alta valle Gesso. I due stavano scalando lo spigolo Vernet alla cima della Nasta. Lei è rimasta appesa alla fune ed è riuscita a lanciare l’allarme.

La tragedia in cordata. Precipita dalla parete e muore a soli 34 anni. In salvo la fidanzata

Gli uomini del soccorso alpino speleologico sono intervenuti sul luogo della tragedia

Appena aveva un attimo libero saliva in vetta. Ogni occasione era buona per rifugiarsi in montagna e scalare parete dopo parete. Aggrappato alla roccia, aggrappato a tutti quei sogni sfumati improvvisamente in un tragico giorno d’estate. Casco, imbracatura, corda e moschettoni: è facendo ciò che amava di più che ha trovato la morte Daniele Pacini, 34 anni compiuti il 7 agosto scorso. Originario della frazione di Casenuove a Empoli, l’alpinista è rimasto vittima di un incidente martedì scorso in provincia di Cuneo, precipitando mentre era in cordata per la scalata dello spigolo Vernet, alla Cima della Nasta, in valle Gesso. Era partito per le vacanze il 16 agosto con la fidanzata Giusi Lo Surdo, che aveva conosciuto proprio grazie alla passione condivisa per questo sport e che era diventata anche sua compagna di cordata. Tante volte, come l’ultima. Sarebbero dovuti rientrare ieri, dopo aver trascorso qualche giorno in quota al rifugio Remondino a oltre tremila metri. Qualcosa però è andato storto mentre i due giovani alpinisti, da soli, erano impegnati nell’arrampicata. Daniele improvvisamente è caduto finendo oltre lo spigolo roccioso. La compagna ha cercato di trattenere la corda, ma è stato un attimo.

L’uomo è precipitato riportando gravi traumi e perdendo immediatamente conoscenza. Giusi (36 anni e residente a Vecchiano, Pisa) ha riportato ferite lievi, ma è riuscita a dare l’allarme. Dopo essere stata stabilizzata, è stata trasferita in ospedale a Cuneo, dove è arrivata ignara della sorte di Daniele. L’intervento di soccorso è stato particolarmente impegnativo, vista la zona impervia. Il recupero si è svolto interamente in parete e i tecnici del Soccorso Alpino hanno dovuto operare appesi alle corde. I volontari del soccorso hanno tentato la rianimazione cardiopolmonare dell’alpinista, ma il medico ha poi dovuto constatarne il decesso, probabilmente avvenuto subito dopo la caduta. La dinamica è comunque al vaglio degli inquirenti. A gestire le operazioni, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con il Servizio Regionale di Elisoccorso. Per le attività di polizia giudiziaria è intervenuto anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. In seguito all’autorizzazione del magistrato, la salma di Daniele è stata recuperata dall’elicottero e trasportata a valle. La notizia dell’incidente è arrivata soltanto ieri a Empoli, lasciando sgomento e dolore tra i tanti che conoscevano Daniele, nato e cresciuto a Casenuove. Aveva frequentato le scuole elementari del Pozzale, le medie alle Vanghetti per poi iscriversi all’Istituto agrario di Pescia. Lavorava da qualche mese al negozio di tappezzeria Franco Nerini a Quarrata (Pistoia). In passato aveva amministrato la norcineria Umbria Folks, commerciando prodotti tipici toscani in giro per le fiere enogastronomiche di Italia. Amava la montagna e la viveva con prudenza, Daniele. Aveva conseguito i brevetti per fare alpinismo e vantava esperienza. La salma sarà esposta oggi alla cappellina del commiato dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, dove si terranno i funerali domani alle 11. Sono già tornati da Cuneo i genitori di Daniele, accompagnati da Giusi, rientrata nella sua casa di Vecchiano dopo essere stata ascoltata per ore dagli agenti della Guardia di Finanza.

Ylenia Cecchetti