
di Bruno Berti
Squilla il telefono, quello fisso, ma potrebbe anche essere il cellulare: la persona chiamata risponde e una voce registrata, brutto segnale, con toni ultimativi dice che a breve (la telefonata in questione è avvenuta qualche tempo fa a Empoli) Il Servizio Elettrico Nazionale avrebbe cessato l’attività e che, per evitare di avere problemi con la fornitura di energia elettrica, si doveva cambiare fornitore. La voce all’altro capo del filo si era qualificata come Enel Energia. A questo punto, chi ci ha segnalato la cosa ha chiuso la comunicazione. Non sappiamo se abbia sbattuto la cornetta, ma aveva tutto il diritto di essere contrariato, per usare un eufemismo: il nostro interlocutore sapeva benissimo che il Servizio Elettrico Nazionale è sì effettivamente a termine, ma quella fine di marzo era decisamente terroristica in quanto francamente esagerata.
Infatti, il Servizio, che per capirsi è la vecchia fornitura Enel dei tempi del monopolio elettrico (che riguarda ancora oltre 15 milioni di utenze, tra privati e imprese) dovrebbe cessare l’attività l’1 gennaio 2024, a meno di decisioni diverse, considerato che la fine di questo Servizio è stata già prorogata più volte. E comunque, non è che da un giorno all’altro il titolare del contratto si vedrebbe togliere la luce, come si minacciava indirettamente nella telefonata. Inoltre, Enel Energia, visto che fa parte di Enel, che fornisce il Servizio elettrico al pari di altri operatori, conosce benissimo le scadenze e non avrebbe certo usato una data sbagliata per cercare di accaparrarsi nuovi clienti.
"Con riferimento alle segnalazioni su tentativi di truffa a nome del Gruppo Enel per i contratti di energia elettrica e gas – dice un comunicato Enel -, si precisa che Enel Energia (la società del Gruppo Enel tra i leader del mercato libero elettricità e gas) non opera attraverso pratiche commerciali scorrette né utilizza sistemi di chiamate automatizzate". E questo – come fa notare Riccardo Clementi dell’Ufficio stampa di Enel – fa chiarezza su un aspetto essenziale". Ma c’è anche un altro tema importante: "La società adotta da sempre un modello ispirato a criteri di eticità e trasparenza e richiede ai propri partner di attenersi scrupolosamente a tali criteri, sanzionando e denunciando puntualmente alle autorità competenti tutte le pratiche commerciali scorrette di cui viene a conoscenza". La società aggiunge anche un altro elemento essenziale: "Enel Energia ha rilevato come il fenomeno fraudolento dell’esistenza di operatori abusivi – che si spacciano per agenti di Enel Energia al fine di ottenere l’attenzione dell’interlocutore, per poi offrire nel corso della telefonata contratti con terzi concorrenti – espone la società stessa a danni rilevanti anche sotto il profilo dell’immagine".
Ma perché c’è questa caccia ai clienti del Servizio Elettrico Nazionale? Le motivazioni stanno nel numero di famiglie, o imprese, che ancora si servono del cosiddetto servizio di maggior tutela. Gli oltre 15 milioni di utenti ricordati fanno venire l’acquolina in bocca agli operatori del settore. E non crediate che si tratti di un club esclusivo: a lavorare nel settore tra imprese grandi, medie e piccole (dopo la fine del monopolio Enel) sono nel Paese oltre 700. Quindi,l’assalto ai nostri telefoni, fissi e cellulari, non è destinato a terminare presto. Nel caso decidiate di accettare un nuovo contratto ricordatevi che il diavolo sta sempre nei particolari, che nel caso di documenti economici sono esemplificati dalle clausole, preferibilmente scritti a caratteri piccoli. Lo sconto sulla fornitura, ad esempio, riguarda solo la parte riferita alla materia prima, che costituisce solo un 40% dell’importo della bolletta e che si deve porre attenzione a eventuali penali da pagare nel caso del superamento di certe di consumo. In quest’ultimo caso decisamente il risparmio sparirebbe come neve al sole.