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La vita dall’alto di un trapezio, arriva il circo

Gli artisti del ’Busnelli’ si esibiranno fino al 30 gennaio a Serravalle. "Ogni giorno una sfida nuova"

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Osserva il mondo dall’alto del suo trapezio. La magia del circo ce l’ha nel dna e tra luci, colori e divertimento, la respira da quando ha imparato a camminare. Lo spettacolo è una questione di famiglia per David Busnelli, figlio d’arte e trapezista per vocazione, passione e dedizione. "Uno stile di vita - racconta il circense 36enne - al quale non saprei proprio rinunciare". Pianta le tende a Empoli per la prima volta il Circo Busnelli, che da Serravalle da sabato 15 proporrà agli spettatori una selezione di attrazioni portate in giro per tutta l’Europa. In città arriveranno artisti internazionali come le sorelle Stojcic; e poi l’hula hoop, le cinghie aeree, 20 personaggi guidati dai fratelli David, Angel ed Elisabeth Busnelli, pronti a lasciare il pubblico col fiato sospeso tra giocolerie, antipodismi ed equilibrismi. Sul filo d’acciaio Erik Niemen, artista poliedrico premiato anche a Montecarlo. Un circo tradizionale - ma senza animali - tutto made in Italy per trascorrere due ore all’insegna della comicità. "E’ la prima volta che veniamo in Toscana - spiega David Busnelli, originario di Pontedera ma residente a Rovigo - e ci resteremo fino ad aprile. Sono sempre stato in giro con il circo, i nonni e i miei genitori. Oggi ho la mia compagnia, nata dopo la specializzazione all’accademia circense di Cesenatico e dopo aver lavorato in vari circhi europei".

Quella dei lavoratori dello spettacolo è stata una delle categorie più colpite dal Covid. Qualcuno ha pensato di cambiare mestiere, e l’ha fatto, per sopravvivenza. "Siamo ripartiti da pochi mesi ma il pubblico sta rispondendo molto bene. Ci trovavamo in tour in Veneto. Era il 23 febbraio e in meno di 24 ore la nostra vita è cambiata - ricorda Busnelli - Abbiamo chiuso pensando che fosse questione di un mese. Da lì son passati quasi due anni. Tanti artisti si sono reinventati andando a lavorare in aziende agricole, o in pizzeria, come me. Ci siamo adattati per andare avanti. Ma ora è tornato il sereno. In due mesi abbiamo ricomposto la squadra. Lavoriamo in sicurezza. Le sedute sono distanziate, c’è l’obbligo di Green pass e mascherina".

Le carovane arriveranno a breve in zona Serravalle per trattenersi fino al 30 gennaio. "Miti da sfatare? Non siamo zingari. Viaggiamo ma lo facciamo per lavoro. E no, la routine non fa per noi". Per un trapezista, la giornata tipo non esiste. "Ogni giorno è una sfida nuova, ogni spettacolo un salto nel buio. Non una pellicola da proiettare ma uno show in cui tutto può succedere. Siamo curiosi di conoscere il pubblico empolese. Il circo monta le sue tende e se dentro è sempre uguale, il panorama fuori è ogni volta differente".

Ylenia Cecchetti